La Serie A trema di nuovo: manovre stipendi, la Juventus non è più sola

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Ci stiamo avvicinando alla conclusione della stagione in corso per una Juventus che è impegnata anche fuori dal rettangolo di gioco.

Il club bianconero infatti deve difendersi extra campo dalle varie accuse. Una delle quali, quella legata al “caso plusvalenze”, ha portato finora ad una penalizzazione di 15 punti che ha scombussolato la graduatoria di un club che è impegnato nella rincorsa ad un posto nella prossima Champions League.

La Serie A trema di nuovo: manovre stipendi, la Juventus non è più sola
Una formazione della Juventus @LaPresse

Una penalizzazione avverso la quale il club ha già presentato ricorso, il cui esito è atteso nel corso di questo mese di aprile. La Juventus però è sotto la lente di ingrandimento anche quanto riguarda la manovra stipendi e i tifosi sperano che non arrivino altre sanzioni che potrebbero penalizzare l’undici di Allegri. Che sul campo sta cercando di raggiungere i risultati prefissati in questo finale di stagione sempre più bollente.

Juventus, si indaga sulla “manovra stipendi” anche di altri club

Come abbiamo visto però nei giorni scorsi non c’è solamente la Juventus nel mirino delle Procure, ma anche altri club di serie A come ad esempio Roma, Lazio e Salernitana. Con la possibilità che altre inchieste possano aprirsi in giro per l’Italia nel corso delle prossime settimane o dei prossimi mesi.

La Serie A trema di nuovo: manovre stipendi, la Juventus non è più sola
@LaPresse

Come si legge infatti su “Il Messaggero” si aspetta in casa Juve la chiusura delle indagini di Chinè legate, si parla del lato sportivo, alla cosiddetta “manovra stipendi” effettuata ai tempi del Covid. Su questo tema, come si diceva, si sono messe in allarme anche le altre procure che – riguardo gli altri club – stanno cercando prove su vecchi pagamenti effettuati attraverso delle scritture private o delle chat. In ogni caso inchieste che andranno avanti e non intaccheranno la stagione attuale, visto che in ogni si andrebbe a processo sportivo solamente nel 2024.