Allegri “copia” Conte: la frase diventa subito virale

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Allegri “copia” Conte, la frase pronunciata ieri ad Empoli dal tecnico livornese non poteva passare inosservata. 

Sette punti dopo tre giornate e terzo posto a braccetto con il sorprendente Lecce. Non lo si può definire un inizio arrembante come quello di Inter e Milan, le uniche due squadre ancora a punteggio pieno, ma la Juventus ha comunque risposto presente in questo primo scorcio di campionato. Serve migliorare sotto diversi aspetti per colmare il gap con le due milanesi, che per il momento hanno mostrato pochissimi punti deboli.

Allegri “copia” Conte: la frase diventa subito virale
Allegri – Juvelive.it (Ansa)

L’obiettivo di Danilo e compagni è restare il più possibile in scia a nerazzurri e rossoneri e salire di rendimento partita dopo partita. Dopo la sosta, infatti, è già in programma il derby della Madonnina, con gli uomini di Massimiliano Allegri che ospitano invece la rediviva Lazio di Maurizio Sarri – i biancocelesti hanno appena battuto a domicilio il Napoli campione in carica – all’Allianz Stadium. Probabilmente il primo vero test per una Juventus che finora ha fatto bene in trasferta (Udinese ed Empoli) e deluso in casa contro il Bologna.

Allegri “copia” Conte, la metafora sulle pistole e i carri armati fa discutere

Il tecnico livornese ieri è sembrato soddisfatto dalla prestazione dei suoi. Ma nelle interviste post-partita ha dato la sensazione di voler tenere i piedi ben saldati a terra.

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Allegri (Lapresse) – Juvelive.it

Niente voli pindarici, dunque, neppure dopo una vittoria netta come quella che la Juve ha ottenuto in Toscana contro gli azzurri di Zanetti. Tra le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti non poteva tuttavia passare inosservata la metafora sulle pistole e sui carri armati. “Se hai una pistola non puoi andare a fare la guerra contro i carri armati”, ha detto Allegri, facendo tornare in mente la famosa frase di Antonio Conte sul ristorante da 100 euro. “Non si può andare a mangiare in un ristorante da 100 euro con 10 euro”, disse circa dieci anni fa l’allenatore salentino in riferimento ad una rosa poco adatta a lottare per grandi traguardi. Nel caso di Allegri però c’è una differenza: il tecnico originario di Livorno si riferiva al fatto che a dei giocatori con determinate caratteristiche non gli si può chiedere di svolgere qualsiasi compito.