Napoli, caso Osimhen e rischio processo sportivo: la posizione di Giuntoli

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La Procura di Roma ha chiuso l’indagine per l’affare Osimhen: il presidente del Napoli De Laurentiis è accusato di falso in bilancio. Cosa rischia Cristiano Giuntoli?

All’epoca dei fatti, Giuntoli era il direttore sportivo del Napoli. Sulla trattativa con il Lille è stata aperta un’indagine a causa della valutazioni di 71,2 milioni di euro. Nell’affare con il club francese, furono inseriti tre giovani della Primavera azzurra valutati ben 21 milioni e il portiere Orestis Karnezis. Una finta plusvalenze che è servita – secondo i magistrati – per mettere in ordine il bilancio del Napoli.

Giuntoli alla ricerca del Djalò-bis
Cristiano Giuntoli (Foto LaPresse) juvelive.it

Ieri è arrivata la notizia della chiusura delle indagini da parte dei magistrati di Roma, sul caso plusvalenze Napoli. L’inchiesta, condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, ha evidenziato delle incongruenze relative all’affare Osimhen. Sotto inchiesta, oltre al presidente Aurelio De Laurentiis, anche altri componenti della dirigenza azzurra. I tifosi della Juventus, si chiedono se nel mirino della Procura c’è anche Cristiano Giuntoli che all’epoca era direttore sportivo del Napoli. In questa storia, quale ruolo ha il ds? Rischia anche lui una squalifica? Ecco tutte le risposte su questa vicenda.

Plusvalenze Napoli: rischia anche Giuntoli?

Torna alla ribalta la questione riguardo le plusvalenze. A rischiare, questa volta, è il Napoli di Aurelio De Laurentiis. La società è stata accusata di falso in bilancio a seguito della trattativa che ha portato in azzurro Victor Osimhen.

Osimhen erede di Benzema al Real Madrid
Victor Osimhen ©LaPresse

Anche sul fronte sportivo può riaprirsi la questione legata all’affare Osimhen Napoli. Il Procuratore federale Chiné, che aveva già indagato gli azzurri nel 2021 (salvo poi proscioglierli nel 2022), a seguito della fine delle indagini da parte della Procuratore di Roma (che ha ammesso il falso in bilancio da parte del Napoli), può riaprire la vicende con i protagonisti di questo affare che rischiano un nuovo processo, come successo alla Juventus che lo scorso anno subì una penalizzazione in classifica. Una volta che il Procuratore Chiné riceverà i documenti da Roma, avrà 30 giorni di tempo per formulare una decisione su società e dirigenti che sono finiti nel mirino per l’affare Osimhen. In questa vicenda, che ruolo ha avuto Cristiano Giuntoli? Come evidenziato da Tuttosport, i pubblici ministeri romani non hanno inserito Giuntoli nel registro degli indagati. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono: Aurelio De Laurentiis, la moglie, i figli e l’amministratore delegato Chiavelli. Giuntoli non ha mai avuto poteri di firma nel Napoli ed è per questo che i contratti sono sempre stati contrassegnati dal presidente e Chiavelli.