Baratro Inter, la tensione sale nel quartier generale nerazzurro dopo la scadenza della deadline. E adesso che succede?
In casa Inter, tra un festeggiamento e l’altro per la vittoria del meritato scudetto, c’è anche un po’ di preoccupazione. Impossibile, del resto, rimanere tranquilli e calmi dopo le notizie pervenute nei giorni scorsi. Proprio in queste ore, infatti, il club nerazzurro sta passando di mano: dalla proprietà cinese a quella americana di Oaktree, il fondo statunitense che a partire dalla mezzanotte ha concretizzato l’escussione del pegno dopo il mancato pagamento del debito da parte di Suning (circa 375 milioni di euro).
Steven Zhang, dunque, non è più il presidente del club che qualche settimana fa è tornato sul tetto d’Italia dopo una cavalcata sensazionale. La famosa “deadline”, infatti, scadeva ieri pomeriggio alle 17, ma a partire dalla mezzanotte di oggi Oaktree può diventare ufficialmente il nuovo proprietario dei meneghini. Ma cosa rischia l’Inter? È la domanda che da giorni continuano a porsi tutti, sia i tifosi nerazzurri che quelli avversari. A tranquillizzare tutti domenica scorsa c’ha pensato Beppe Marotta: l’amministratore delegato dell’Inter a margine della premiazione scudetto ha spiegato che “da parte nostra non c’è alcuna paura. Abbiamo pronte nuove strategie”.
Baratro Inter, non sono da escludere eventuali sanzioni
Effettivamente, con il passaggio da Suning a Oaktree, non sono previste conseguenze né sul piano sportivo né su quello societario, visto che l’attuale dirigenza verrà confermata.
Non è da escludere però che il fondo americano decida di rivendere, in tempi brevi, l’Inter a dei potenziali investitori. Come riporta il portale Controcalcio.com, presto potrebbe iniziare una lunga e aspra battaglia legale tra Zhang e Oaktree che rischia di creare scompiglio in una società in cui negli ultimi anni ha regnato la totale serenità. Non abbiamo la palla di vetro per predire il futuro, ma non sarebbe una sorpresa se i nerazzurri nelle stagioni a venire incappassero in eventuali penalizzazioni, in particolar modo se dovessero venire a galla altri problemi economici e mancati pagamenti.