Juventus, ecco il retroscena clamoroso sul mancato arrivo di Antonio Conte. “Progetto al buio”. La verità sulla permanenza al Napoli
C’è Tudor, adesso, sulla panchina della Juventus. Il tecnico croato, dopo aver portato i bianconeri in Champions League, è rimasto alla Continassa. Certo, si parlava, sin dalle ore successive alla vittoria sul campo del Venezia, di un addio assicurato con Conte pronto a prendergli il posto.
E nel merito di questo ci sono anche le parole di Tudor alla fine di quella partita che non sapeva se andare al Mondiale per Club con un contratto a tempo. Insomma, Conte sembrava destinato alla panchina bianconera e su questo ci possono essere pochissime discussioni. Ma dopo mesi, ormai, un retroscena clamoroso lo ha lanciato sul programma Juventibus, Momblano, giornalista che segue da vicino le vicissitudini bianconere.
Retroscena Conte, ecco cosa è successo con la Juventus
Momblano parte da un commento di un utente: “Ho chiesto a Conte quanto è stato vicino alla Juve e mi ha detto sorridendo che lui sarà sempre bianconero ma con l’innesto della società non si è sentito sicuro e ha preferito rimanere al Napoli e che non voleva cambiare squadra velocemente come successo in passato. Poi gli ho detto Mister hai fatto male e lui mi ha risposto a dicembre ho vinto lo scudetto”.

Momblano, a risposta, ha detto questo: “Mi torna abbastanza la conversazione. C’è una parte che in maniera molto sommaria corrisponde alla verità. Non è una questione di diffidenza rispetto alle persone. Io devo fare una cosa senza conoscere gli interlocutori? Al buio e senza conoscere un progetto avrebbe dovuto fare una scelta forte. La parte sommariamente vera non è quella che resto al Napoli, ma ai giorni, alle settimane, di trasformazione anche un poco tardiva. Noi non arriviamo qualificati alla Champions fino a Venezia. E questa cosa ha decelerato”. Infine a Momblano viene fatta una domanda: ma Conte si è pentito di essere rimasto al Napoli? Risposta secca: “Non mi risulta. Ma non ho detto di no”.
Si deve dire, comunque, che Comolli è arrivato dopo alla Juventus, ma probabilmente il dirigente, anzi sicuramente, era stato contattato prima. Altrimenti una firma in così poco tempo non sarebbe mai arrivata.