La rivoluzione in panchina operata dai bianconeri apre le porte a scenari clamorosi: così si ‘ricompone’ il tandem
In attesa del summit decisivo che – salvo clamorosi colpi di scena – porterà Spalletti ad accettare la panchina della Juventus, è già partito il toto nomi in merito alle piste di mercato che si potrebbero aprire nel corso delle prossime settimane. Orizzonti tutti da definire e ancora allo stadio ipotetico, sia chiaro, ma che almeno da un punto di vista mediatico non è possibile trascurare.

Uno dei reparti che sicuramente finirà sotto la lente di ingrandimento della ‘Vecchia Signora’ è il centrocampo. E non potrebbe essere altrimenti visto che la zona nevralgica del campo dovrà subito essere in grado di recepire la svolta tecnico-tattica impressa dal nuovo allenatore. Con Spalletti in panchina, ad esempio, non è affatto da escludere un perentorio ritorno di fiamma della Juventus per Zambo Anguissa, profilo già accostato al club bianconero in tempi e in modi diversi.
Calciomercato Juventus, tentazione Anguissa con Spalletti: lo scenario
Del resto fu proprio il tecnico di Certaldo a far ruotare la mediana del Napoli – tra gli altri – attorno al jolly camerunense, letteralmente rivitalizzato dalla cura Spalletti. L’ex Fulham – che alle pendici del Vesuvio ha assunto una dimensione europea – garantirebbe fisicità ed inserimenti ad un reparto monocorde e parso troppo spesso in debito d’ossigeno.

Certo, con il Napoli non è mai facile trattare soprattutto se a spingere per il suo acquisto dovesse essere Spalletti. Tuttavia, la situazione contrattuale del classe ’95 – legato ai partenopei fino al 2027 – e magari il pressing (eventuale) del suo ex allenatore potrebbero fungere da autentico trampolino di lancio.
Se a ciò si aggiunge il fatto che lo stesso Giuntoli aveva già pensato di portare Anguissa all’ombra della Mole viste le debolezze strutturali del centrocampo juventino, il mosaico acquisisce tessere di un certo tipo. Ad ogni modo, la valutazione di Anguissa si attesta sui 30-35 milioni di euro: muro che per ‘Madama’ potrebbe essere ancor più difficile da scalfire.





