Palermo-Juventus, le pagelle dei bianconeri

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Antonio Conte (Getty Images)

PALERMO-JUVENTUS  PAGELLE / PALERMO-
Buffon sv
Barzagli 7: la solita roccia, anche in un campo ai limiti dell’impracatibilità riesce a mantenere l’equilibrio e a blindare la difesa;
Bonucci 7: dopo la battaglia di Donetsk, un’altra prova senza sbavature, comferma la sua forza e mantiene alta la concentrazione per tutta la durata del match;
Chiellini 7: il solito gladiatore, nonostante una botta in avvio resiste agli acciacchi e continua imperterrito il suo cammino e a dieci dalla fine salva una pericolosa incursione rosanero;
Lichtsteiner 7,5: è finalmente ritornato ai suoi livelli con grande spinta sulla corsia, proponendosi in fase offensiva. Si fa trovare pronto quando Vucinic lo serve a tu per tu con Ujkani;
Vidal 6: una partita al di sotto delle possibilità per il centrale cileno che forse risente della fatica di Donetsk. Comunque non sfigura a cospetto di un Palermo inesistente in mezzo al campo;
Pirlo 6,5: il solito Pirlo che mette in crisi il sistema tattico degli avversari con le sue geometrie. Ingiustamente ammonito nel finale, quando interviene in tackle sul pallone. Decisivo nell’azione del gol con un’apertura al millesimo per Vucinic;
(Pogba 6.5): dimostra personalità e ogni volta che viene chiamato in causa si fa trovare pronto nonostante non abbia l’esperienza di altri campioni;
Marchisio 6: una partita onesta per il Principino. Malgrado non avesse giocato in Ucraina non si trova a suo agio su un campo ai limiti della praticabilità, non mettendo a frutto i suoi soliti inserimenti;
Asamoah 6,5: non si deve affannare più di tanto per contrastare i suoi dirimpettai rosanero, buono il suo contributo tattico;
Matri 5.5: lavora molto per la squadra, ma sembra aver perso il suo fiuto del gol. Lontano il giocatore che mise a segno 10 centri la scorsa stagione. Clamoroso l’errore a tu per tu con Ujkani quando si era ancora sullo 0-0;
(72′ Bendtner sv)
Vucinic 7: è un giocatore ormai che gioca molto per la squadra, trasformato rispetto alla scorsa stagione e di quando militava nelle fila della Roma. Pensa più al bene del gruppo che alla gloria personale;
All. ANTONIO CONTE 7: mette in campo una squadra che non permette all’avversario di creare pericoli. Il suo è un ritorno in grande stile.

D.P.