Direttore di JuveLive aggredito a Roma

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Juventus (getty images)

DIRETTORE JUVELIVE AGGREDITO / ROMA – Ho sempre giudicato Roma una città tranquilla e dove si vive bene, dato che ci abito da quando sono nato. Qualche scaramuccia perchè sei della Juventus è all’ordine del giorno, le mani addosso non mi era mai successo. E’ così cari amici lettori che vi racconto quanto mi è accaduto poco fa nei pressi di Viale Marconi. Facevo la mia solita passeggiata, indossando la tuta della Juventus, che metto spesso quando vado a camminare perchè comoda ma soprattutto perchè mi rappresenta al meglio. All’improvviso mentre attraverso il tratto che collega Viale Marconi a Piazza Enrico Fermi un alto signore mi viene addosso, urtandomi la spalla. Mai la mia mente poteva immaginare che quello fosse solo l’inizio di un brutto quarto d’ora che vorrei al più presto dimenticare. Imboccata una vietta per tornare a casa mi sento strattonare da dietro. L’uomo, che prima mi aveva urtato e che riconosco, mi aggredisce. Porta la sua faccia a 1 centimetro dalla mia e mi urla strattonandomi e spingendomi con foga al muro alle mie spalle: “Tornatene a Torino, noi gli juventini a Roma non ce li vogliamo. Io sono un capo ultras giallorosso, se mi vedi qui in giro passa lontano altrimenti la prossima volta ti ammazzo”. Potevo sentire il suo fiato sui miei occhiali, tanto era vicino al mio volto e la paura che potesse farmi del male era tanta così era tanta la voglia di rivendicare quello che dice l’articolo 21 della nostra Costituzione: la libertà di parola ed espressione. Ovviamente fare il supereroe sarebbe stato da cretino, anche se ho provato a spiegare al tale signore, un uomo sulla 40ina e non un ragazzo, che ognuno è libero di fare quello che vuole nel rispetto del prossimo. Non condanno i tifosi romanisti che in questo isolato caso non c’entrano veramente nulla, anzi li rispetto per la loro sportività che è cosa ben diversa da altre cose che si possono dire nei loro confronti. Uno può essere ‘piagnone’ come li definiamo noi a Roma, ma sempre educato e mai m’era capitata una cosa del genere. Lungi da me condannare un popolo e un’intera tifoseria per lo scellerato gesto di una persona dall’instabile mentalità. Perchè vi scrivo? Per farvi monito di un paese che ormai anche da queste piccole cose dimostra la sua Crisi. La cosa che poi mi sorprende di più è come lui abbia minacciato alla mia salute e la gente intorno, c’erano due signori seduti a un bar lì a un metro, non solo sia rimasta impassibile ma in quel quarto d’ora abbia continuato a fare i propri affari. Domani toglierò la tuta della Juve? No, non penso proprio. Chiamatemi idiota, ma io per uno psicopatico non rinuncio alla mia libertà.

Il Direttore – Matteo Fantozzi