Atalanta-Juventus, pagelle del match

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Arturo Vidal (getty images)
Arturo Vidal (getty images)

ATALANTA-JUVENTUS PAGELLE / BERGAMO – Ecco le pagelle del match:

ATALANTA

Consigli 7, Raimondi 6 (86′ Kone sv)Stendardo 5,5, Migiaccio 5,5, Del Grosso 6 (68′ Cazzola sv), Bonaventura 6,5 (68′ Livaja sv), Cigarini 6, Carmona 6.5, Brivio 6, Maxi Morales 6,5, Denis 5,5. All. Colantuono 6

JUVENTUS

Buffon 6: sulla traiettoria sul tiro di Morales che gli toglie l’imbattibilità, ma non ci arriva per una leggera intercettazione di Barzagli. Peccato per il suo record che si ferma a 745 minuti;
Barzagli 6,5: 
sfortunato in occasione del gol, per il resto la solita roccia;
Bonucci 6,5:
non si concede distrazioni e partecipa alla costruzione del gioco. Decisivo un suo salvataggio sul 2-1 per la Juve;
Chiellini 6,5:
non ha responsabilità sul gol e contribuisce nel blindare la difesa nel finale;
Lichtsteiner 6,5:
non ancora il solito pendolino, ma sempre generoso nei ripiegamenti difensivi. Importante l’assist del 4-1 di Vidal;
Vidal 6,5:
non è il solito tambur battente in mezzo al campo, la diffida lo condiziona. La rete prima della sostituzione però dimostra che è sempre determinante; 
(80′ Padoin) sv
Pogba 6.5:
troppi errori di sufficienza, non suoi. Gioca tra i reparti, rimanendo spesso in ombra. Dimostra poi però sempre di essere decisivo, segnando il gol del momentaneo 2-1;
(82′ Peluso) sv
Marchisio 5.5:
si sacrifica nel ruolo insolito di regista, ma è ancora lontano dai suoi livelli;
Asamoah 5.5:
torna nel suo vecchio ruolo, dopo alcune partite al centro, rimanendo troppo spesso ancorato sulla corsia e sbagliando in occasione del momentaneo pareggio bergamasco;
Llorente 7:
sornione per circa un’ora, poi nel momento decisivo con una zampata chiude la gara. Ancora una volta prezioso;
Tevez 7:
sblocca la partita dopo pochi minuti, anche se il suo gol viene poi pareggiato dalla rete di Maxi Moralez. Nella ripresa cala alla distanza, ma gioca comunque con grande applicazione, da guerriero;
(80′ Quagliarella) sv

All. Conte 8: decisiva la sua grinta, nel momento più difficile nell’intervallo da gli stimoli giusti e dopo 30 secondi della ripresa non è un caso che la sua squadra passi subito nuovamente in vantaggio.