Marchisio: ”Juve, fidati. Il regista lo faccio io”

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Claudio Marchisio (Getty Images)
Claudio Marchisio (Getty Images)

MARCHISIO JUVENTUS – Prima di partire alla volta della Cina, Claudio Marchisio ha parlato alla stampa in vista della Supercoppa e dell’inizio della stagione. Questo quanto raccolto da La Gazzetta dello Sport, cominciando dal nuovo ruolo del Principino: ”Non ci sarà alcuna differenza, perché ho già fatto questo ruolo per gran parte della scorsa stagione. E’ un cambiamento che avevo iniziato già con Conte. Siamo già abituati a giocare così. Ho un altro modo di stare in campo rispetto ad Andrea, ma non dobbiamo più fare paragoni. Lui è un giocatore completamente diverso da me: sappiamo tutti che cosa ha dato non solo alla Juve ma a tutto il calcio italiano, però ora inizia un nuovo percorso. E’ una nuova stagione, si riparte da zero per difendere uno scudetto importante, il quinto di fila, e ripeterci in Europa”.

Anche Marchisio come vediamo parla di nuovo ciclo. Gli si chiede perchè questa Juve dovrebbe essere più forte dell’ultima: ”Perché deve esserlo. Dopo quattro scudetti, è logico che ci diano di nuovo per favoriti, ma era già difficile vincere il secondo di fila, figuriamoci il quinto. Spetta a noi avere sempre nuove motivazioni. Con il primo scudetto abbiamo iniziato un percorso di crescita, prima in Italia, ora c’è stato il salto anche in Europa. Noi siamo i campioni d’Italia e dobbiamo ridimostrarlo”.

Infine, Marchisio commenta così l’episodio che ha riguardato Morata nell’amichevole contro il Lechia: ”E’ un episodio che riguarda un solo giocatore e una singola partita. Ci sta di perdere il controllo. Si lavora tanto, a volte in campo non riescono le cose che uno vorrebbe fare perché la testa e le gambe non vanno di pari passo. Al di là di questo, è importante resettare tutto ogni anno. La Juve ha talmente tanta esperienza che deve farlo per forza, è l’unico modo per andare avanti quando si vince tanto. Quando vedono che davanti ci sei sempre tu, le avversarie cercano di dare di più e sperano che noi molliamo. La nostra forza in questi anni è stata restare sempre sul pezzo”.

Marco Orrù