BENATIA JUVENTUS – Conferenza stampa di presentazione per il difensore Mehdi Benatia, appena arrivato dal Bayern Monaco. Ecco le sue parole: ”Sono stato accolto molto bene, l’obiettivo è vincere in Italia ed essere competitivi in Europa. La Juve è una gran società, piena di Campioni. Al Bayern ho avuto due anni difficili e con troppi infortuni. Volevo tornare in Italia per vari motivi, mi sento meglio qua che in Germania. Quando ho avuto l’opportunità della Juve è stato facile scegliere”.
Sulla difesa bianconera: ”So che la concorrenza sarà forte, tutti i grandi club hanno grandi difensori. Se volevo evitarla tornavo all’Udinese dove sono stato bene, ma non era quello che volevo. Magari dopo. Volevo rimettermi in gioco ora. Sono felice di allenarmi vicino ai tre ‘mostri’ della difesa bianconera, e a Rugani, il futuro della difesa italiana. Ci sono tante partite e farò il massimo quando il mister mi chiamerà in causa”.
Sul suo ruolo: ”Preferisco giocare a 4, è più naturale. Ma a Udine ho giocato centrale a destra di una difesa a tre. Sono a disposizione. Penso a farmi trovare pronto. Massimo rispetto per tutti i miei compagni, ma sono sicuro di me stesso”.
Sul numero di maglia: ”Ho scelto il numero 4, perchè Pjanic ha preso la 5. Il 4 ce l’aveva Montero qua e anche Caceres”.
Sul suo trasferimento alla Juve: ”Avevo già chiesto di essere ceduto al Bayern lo scorso anno, c’erano diverse opportunità. C’era anche la Juve, ma poi i discorsi non sono andati a buon fine. Quest’anno però ho deciso di fare di tutto per andare via e nonostante avessi altre opportunità ho fatto questa scelta e sono molto felice”.
Su Pjanic: ”Mi ha detto: ”Finalmente sei arrivato”. Se ne parlava da un po’. E’ un grande amico, eravamo insieme in camera alla Roma, eravamo grandi amici e ritrovarlo qua è stato importante. Sono felice di ritrovarlo, è un grande giocatore”.
Sui fatti di Nizza: ”Stiamo attraversando un periodo molto triste. Penso che non dobbiamo avere paura altrimenti non c’è più vita. Solo stare attenti, quando ci sono determinate situazioni. Lottare col terrorismo è molto difficile. Non sai mai chi hai di fronte. Dispiace tanto. Nel mio paese in Marocco le cose stanno andando bene ma mi dispiace perchè in Francia ho tanti amici”.