Juventus-Udinese, Marotta: “Kean? E’ una bella pagina del calcio italiano”

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Beppe Marotta (getty images)
Beppe Marotta (getty images)

SERIE A JUVENTUS-UDINESE MAROTTA / TORINO – L’ad della Juventus, Beppe Marotta, ha parlato ai microfoni di Premium Sport poco prima l’inizio del match: Tormentone Raiola-Kean? Innanzitutto non è un tormentone, ma è una pagina bella che può essere emulata da tante altre società. il fatto che un sedicenne sieda su una panchina così titolata è un grande biglietto da visita che va speso bene. E quindi bisogna coniugarlo con quelle che sono le esigenze di coloro i quali assistono questi ragazzi. Io credo che prevalga il buon senso di capire che in questa fase della sua età ci siano ancora fasi di apprendistato in termini calcistici e soprattutto umani. Kean è qui con noi da tanti anni, credo che sia l’habitat più naturale quello di essere alla Juventus, perchè ha vicino grandissimi campioni e quindi credo che l’aspetto economico e contrattuale debba assumere una situazione assolutamente complementare. Bonucci e Dybala? Sono giocatori come si usa dire, blindati, nel senso che hanno contratti lunghi. Stiamo ragionando con i loro procuratori per rivedere il contratto, perchè è giusto farlo e adeguarlo in relazione all’equilibrio che noi vogliamo si determini nello spogliatoio. Dove non ci devono essere assolutamente delle star che guadagnino cifre estremamente spropositate rispetto ai compagni di reparto, di squadra, e quindi una delle nostre capacità è quella di tenere uno spogliatoio coeso, anche in termini di contratti. La Juve potrebbe andare in fuga? Questa è una corsa a tappe, dove bisogna arrivare primi in 38 tappe. Oggi che ci siano dei punti in più della Roma e del Napoli ci devono stimolare a fare benissimo anche stasera, ma non dobbiamo cullarci sulla classifica e vederla solo fra tantissime domeniche. Quanto incide il fatturato? Io credo che la squadra che va in campo è sempre lo specchio di una società forte. Non si è mai vista una squadra che vince se alle spalle non ha una società temprata che guarda anche all’aspetto economico. E sta al management creare il giusto mix tra quelli che sono gli investimenti da un punto di vista finanziario e i risultati da ottenere. Ecco, noi in questi anni abbiamo avuto la capacità, la fortuna, le circostanze favorevoli di arrivare adei risultati ottimi di bilancio che sno poi stati coniugati con risultati ottimi dal punto di vista sportivo. E quindi in sostanza credo che la società venga prima della squadra e credo che debba creare le linee guida anche in termini economici e patrimoniali. Come si pronuncia Kean? E’ un ragazzo nato in Italia, figlio di genitori nati in Costa d’Avorio, poi la declinazone fonica, linguistica la lascio alla libera interpretazione. Ma soprattutto ci tengo a sottolineare che debba essereun ottimo ragazzo e un uomo del domani. Questi sono gli aspetti a cui noi teniamo molto. Oggi possiamo parlare di una promessa e che diventi realtà deve passarne di tempo. ma godiamoci questa bella pagina, che potrebbe essere coronata con l’esordio. Ma se così non fosse avremmo portato in panchina un ragazzo di 16 anni. Quindi questo è un bellissimo spot per il calcio che possa essere preso ad esempio da tanti e possa rispondere alle tante critiche quando si dice che i giovani non trovino spazio nelle società e nelle squadre”.