Juventus, mamma di Kean: “Provo un’emozione indescrivibile”

0
710
Moise Kean
Moise Kean

JUVENTUS KEAN / TORINO – Calciomercato.com ha compiuto un reportage alla scoperta di Kean, l’ultimo gioiello di casa Juventus, che ha esordito a 16 anni sia in campionato che in Champions.

Juventus, la mamma racconta il suo Kean

Nicola Balice di Calciomercato.com, ha raccontato i primi percorsi calcistici di Moises Kean, fin dai primi calci all’oratorio Don Bosco di Asti e allo stadio Censin Bosia, dove veniva accompagnato dall’inseparabile fratello maggiore Giovanni. Quello che emerge è la figura di un ragazzo solare, sempre in movimento e col pallone tra i piedi. Lo chiamavano “Mosè” per la sua fede religiosa e perchè quando giocava con i suoi pari-età sembrava sempre che davanti a lui gli si aprissero le acque, per la sua tecnica e velocità. La madre, Isabelle Dehe, ha tracciato un profilo del suo figliolo: “E’ un bravo ragazzo, vivace, ma come tutti i bambini. Quando “Mosè” andava al Don Bosco io chiedevo se voleva studiare e giocare e lui i diceva che voleva fare tutte e due. Allora gli ho detto che dopo l’oratorio doveva tornare a casa presto. E lui lo fa perchè il calcio gli piace veramente molto. Noi siamo molto cristiani e lui la sera quando va a letto legge la bibbia e mette la penna dentro insieme al suo piccolo pallone, e mi dice che vuole fare tutte e due. Quello che ha è un dono di Dio. Ho fatto da mamma e papà? Sì, abbiamo vissuto un periodo difficile, ma il coraggio fa la forza. Per questo devo ringraziare i miei figli che mi hanno sempre ascoltato e rispettato le regole di casa e si sono inseriti nella parola di Dio. Rapporto Juve-Kean? E’ veramente buono, e io ringrazio tutti i dirigenti e la comunità Juventus, tutti quelli che hanno permesso la crescita del ragazzo e renderlo quello che è oggi. La Juventus gli ha dato una buona educazione, lui sta facendo la sua carriera e io sono veramente contenta. Il suo esordio col Pescara? Non l’ho potuto vedere perchè avevo una frattura alla gamba, ma quando il fratello, Giovanni, mi ha chiamato mi ha detto che Mosè era entrato in campo io ho pianto. Dopo la partita lui mi ha chiamato e mi ha chiesto se lo avevo visto, e io gli ho risposto ‘Sì amore’ provo un’emozione indescrivibile e ho ringraziato di questo con la preghiera”.