Il ritorno di Cassano: “Posso fare la differenza. Juve? Bella donna ma…”

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Antonio Cassano (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

 

Intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, è tornato a parlare Antonio Cassano, che si sente ancora in grado di fare la differenza in serie A, nonostante non scenda in campo da un bel po’ e non abbia propriamente l’età di un giovincello.

Tanti gli argomenti trattati nella lunga intervista, dall’erede Insigne alla vecchia storia dei rifiuti rifilati alla Juventus: “Le due volte che ho rifiutato la Juve è stato perché loro vogliono esclusivamente dei giocatori quadrati. Io sono una persona così, chi mi prende deve accettare i miei pregi e i miei difetti. Dovevo andare alla Juve però quando c’è stata l’offerta dei giallorossi ho detto al mio procuratore: dobbiamo andare a Roma assolutamente. Non mi importa della Juve. Sono andato a Roma solo ed esclusivamente per giocare con Totti. La Juve è una bella donna ma non mi prende”.

REAL MADRID – “E’ l’errore più grande. In quell’anno e mezzo ho fatto di tutto in senso negativo. Non avevo regole ed era la mia felicità al tempo. Alla fine volevo andare via, anche perché mia mamma non stava bene a Madrid. Potevo andare alla Juve in serie B ma l’ho rifiutata per la seconda volta“.

FUTURO – “Adesso sono un’altra persona. Sono più equilibrato, più sereno. Mi piacerebbe continuare a giocare perché, dopo mia moglie e i figli, il calcio è la mia vita. E’ la prima volta che sono rimasto al mio peso, pur stando fermo 6 mesi. Ho voglia di tornare a giocare e sono pronto per farlo. Serie B? Io sono convinto di poter ancora divertirmi e fare la differenza in Serie A“.

INSIGNE – “Un giocatore giovane che mi assomiglia? Oggi in Serie A ce n’è un solo. Abbiamo ruoli diversi, ma come inventiva, qualità, personalità dico Insigne del Napoli. Ha genio, è terrone come me. Rivedo in lui tante cose di me”.