Allegri in conferenza: “Resto alla Juventus al 100%

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Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri ©Getty Images

“Anche domani giocheremo una partita importante perché più si arriva verso la fine e più i punti si fanno ‘pesanti’, non importa il nome dell’avversario”. Tiene tutti sull’attenti Massimiliano Allegri in vista dell’anticipo che la sua Juventus giocherà contro il Chievo, anche perché un successo in campionato contribuirebbe a tenere alta la carica motivazionale in vista del Barcellona in Champions League. “Partita alla quale non pensiamo ancora, ciò che conta è il match di domani, che sarà difficile perché veniamo da due gare che ci hanno portato via molte energie. Domani difficilmente giocherà Mandzukic, potrei proporre Dybala come centravanti. Paulo più gioca e più migliora, noi comunque non faremo calcoli perché avremo qualche assenza importante”.

Qual è la quota scudetto? “Ci servono almeno 93 punti, ma ci penseremo di gara in gara. Con l’aiuto dei tifosi potremo farcela. Intanto rientrerà Marchisio mentre dovrò valutare oggi Chiellini, voglio proporre la migliore formazione possibile perché non esiste snobbare il Chievo. Più si va avanti e meno si deve sbagliare. I gialloblu giocano bene e sono molto organizzati. Coppa Italia? La finale ce la siamo meritata, mercoledì abbiamo fornito una prestazione importante”.

Sul Barcellona: “Ripeto, ora non dobbiamo pensarci anche se rispettiamo i catalani. Ma se non avremmo preso loro ci sarebbe toccata una big in ogni caso, e le grandi d’Europa stanno tutte benissimo. Ringrazio John Elkann per le belle parole sul mio conto espresse ieri. I ragazzi stanno facendo grandi cose ma bisogna continuare a lavorare, il segreto per farlo sempre al meglio è vivere il tutto con entusiasmo e con la voglia di poter fare anche meglio”.

Sul futuro: “Il mio contratto scade nel 2018 ma al momento resto al 100%. Ci troviamo in un momento molto importante della stagione ed ora pensare al futuro è l’ultima cosa che occorre fare. Con il club c’è massima sintonia, ora però restiamo concentrati, poi parleremo in seguito. Un mese e mezzo fa con la dirigenza ho parlato proprio di questo, ma il mio pensiero è rivolto al presente. Però dico che se le cose vanno così bene non c’è alcun motivo per divorziare. Pensiamo a vincere lo scudetto, che è l’obiettivo più importante per entrare nella storia, poi non dimentichiamo Champions League e Coppa Italia”.

Sulle critiche post-Napoli: “Il calcio non è fatto soltanto di spettacolo, per perseguire degli obiettivi serve adattarsi ai casi”.