Coppa Italia, un trionfo figlio delle critiche post-Roma

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Juventus © Getty Images

E’ una Juventus destinata a fare la storia: contro la Lazio ieri è arrivata la terza vittoria di fila in Coppa Italia, e mai nessuna squadra era riuscita a mettere in bacheca per tre volte consecutive il trofeo. I bianconeri staccano così Inter, Roma e Sampdoria nell’albo d’oro della competizione e danno appuntamento alla stessa Lazio a 2017 inoltrato per la Supercoppa Italiana. La tripletta fantastica  della Juventus, divenuta realtà ieri attende ora di fare il paio con la conquista del sesto scudetto di fila, anche questa impresa mai centrata in passato da nessun’altra compagine nostrana. La Juventus di Allegri si prepara a superare la storica squadra bianconera degli anni ’30, che si fermò a cinque tricolori uno dietro l’altro con Carcano in panchina. Si è trattato di un successo netto contro un avversario che ha dato tutto, creando anche delle difficoltà e meritando comunque applausi per quanto fatto in partita.

Juventus, è la vittoria di tutto il gruppo

Ma la superiorità del gruppo guidato da Allegri è riuscito ad imporsi con personalità ed autorevolezza, a prescindere dai nomi: in porta infatti non c’era Buffon ma Neto, il portiere di coppa, che ha saputo superare il peso di essere relegato costantemente in panchina oltre a qualche errore grave (il gol subito da Mertens a Napoli, ndr) ed alla fine anche il suo contributo si è dimostrato importante. Ed è questa una vittoria figlia anche delle critiche, forse eccessive, ricevute domenica scorsa dopo la sconfitta con la Roma. Un ko del quale si ha la sensazione che sia stato indolore ai fini del campionato. Allegri non ci pensa, non lo ha mai fatto del resto e forse è anche per questo motivo se si trova ad essere tra gli allenatori più vincenti al mondo. E lui minimizza su Twitter: “E’ stata la vittoria del gruppo Juventus”.

 

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