Marotta: “Ancora altri titoli con Allegri. Il futuro deve essere mix di gioventù e esperienza”

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Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta ©Getty Images

L’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta è stato intervistato da ‘Sky Sport’ nel post-partita. Tanti gli argomenti trattati: dall’ingresso nella storia al calciomercato.

L’ingresso nella storia

Il commento a caldo di Marotta dopo i festeggiamenti: “Abbiamo lottato moltissimo. Andrea Agnelli, con grande lungimiranza, ha in primis creato la società. Abbiamo tre componenti con unità d’identità. Abbiamo raggiunto un grande traguardo, al di là del blasone che rappresenta la Juventus. Il fattore economico è importante come quello umano. Siamo competitivi. La crescita della società va pari passo ai successi, il brand si è ingrandito e il fattore di fuoco idem con arrivi di grande qualità. Quest’estate sono arrivati top a livello europeo”. C’è stato tempo per parlare anche del divario colmato con le big: “Vero. Un ciclo così è irripetibile, ma ce lo godiamo e guardiamo avanti con serenità. Andrea Agnelli è un giovane presidente e imprenditore lungimirante. Abbiamo un modello vincente, dove c’è autonomia e competenze. Questo è il segreto di un modello vincente”. Alcune battute anche sul presidente bianconero: “L’Andrea Agnelli attuale è figlio di cotanto padre e nipote di cotanto zio, un presidente tifoso ma capo di un’azienda anche di business. Mischia le due cose alla grande, trasmette tenacia e juventinità, ovvero la voglia di vincere ogni competizione in cui sei dentro”

Il futuro di Allegri

In merito futuro del tecnico ha detto: “Speriamo di finire bene questa straordinaria stagione. Siamo contenti di lui e saremmo contenti di proseguire. Ci incontreremo e la disponibilità è ampia. Sono uomo di calcio, il ciclo è ancora aperto e con Allegri dobbiamo conseguire ancora diversi titoli”.

Calciomercato passato, presente e futuro: da Pirlo a Neymar e Messi

Commentando i grandi colpi messi a segno dalla Juve sul mercato in questi anni ha dichiarato: “I complimenti vanno estesi a tutta la società, anche chi ha agito dietro le quinte. Dovremo cercare talenti che diventino campioni. La Juventus è una palestra ideale per i concetti che riesce ad imprimere e il concetto di emulazione che big come Buffon e Bonucci ti danno, vedi l’esempio di Dybala. Il gap economico con le primissime è ampio, ci vuole il giusto mix tra giovani e vecchi. Messi e Neymar è impossibile vederli a Torino.