Marchisio è pronto: “Juventus più forte rispetto a Berlino”

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Claudio Marchisio
Claudio Marchisio ©Getty Images

Claudio Marchisio suona la carica in casa Juventus in vista della finale di Champions League di sabato prossimo che vedrà i bianconeri contendere la Champions League al titolatissimo Real Madrid. Il centrocampista torinese, spesso ai margini quest’anno a causa di ben noti problemi fisici, risulta comunque importantissimo per l’equilibrio dello spogliatoio e davanti alle telecamere di Sport Mediaset veste ancora una volta i panni del leader, caricando la squadra: “La finale sarà certamente molto intensa, i tifosi potranno assistere ad una partita bella quanto difficile. Penso all’ultimo atto del 2015, quando a Berlino incontrammo il Barcellona. E per fortuna tante cose sono cambiate in meglio da allora. Adesso la rosa della Juventus ha maggiore consapevolezza, in tutti i suoi interpreti. Sappiamo di potercela giocare alla pari con chiunque e di non essere inferiori a nessuno. Poi nella Champions dell’anno scorso siamo stati sfortunati, ma gli ultimi due anni in Europa sono stati preziosi per arrivare a questo punto. Se ora abbiamo tanta convinzione è anche grazie alle difficoltà vissute”.

Marchisio dopo la crescita dell’ambiente parla degli avversari: “Il pericolo pubblico numero uno sarà certamente Cristiano Ronaldo. E’ cambiato molto, per certi versi è anche più centravanti di Benzema e gli basta pochissimo spazio per poter inventare qualche giocata vincente. Per Buffon e per gli altri miei compagni della difesa ci sarà di che preoccuparsi quando il pallone sarà tra i suoi piedi.

Juventus, è CR7 il pericolo pubblico n. 1

Marchisio conclude: “Il portoghese è un campione assoluto, e quelli come lui si fermano prestando la massima attenzione. Ma il Real è pieno di top players, come la Juventus del resto. Chiunque tra i 22 in campo e tra quelli che saranno presenti in panchina potrebbero decidere questa partita”. Per Marchisio però ci vorrà anche un’altra componente: “E’ vero che la convinzione è aumentata molto in questi due anni, ma servirà anche fortuna, come sempre in questi casi”.