Higuain e la maledizione-finali: un campanello d’allarme a cui rimediare

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Higuain deluso nella finale Champions © Getty Images
Higuain © Getty Images

 

Gonzalo Higuain ha toccato meno palloni di Gigi Buffon. Con questa statistica, disarmante, proposta dalla Rai nel corso di Juventus-Lazio ieri sera, possiamo riassumere per intero la partita dell’argentino. Una gara tutt’altro che sufficiente per un calciatore che potrebbe e dovrebbe dare molto di più. Dopo De Sciglio e Benatia, simboli dell’inedita perforabilità difensiva bianconera, le news Juventus dopo la Supercoppa denunciano anche quello che per ora è solo un campanello d’allarme, ma se non si cresce potrebbe diventare un problema serio: l’assenza di Higuain nei momenti che contano di più.

Juventus, Higuain ‘sbaglia’ un’altra finale: come uscire da questo momento

Non è bello sentirselo dire, non è bello dirselo da soli. Ma naturalmente, per chi ama la Juventus, ogni aspetto venuto fuori dalla sfida contro la Lazio va analizzato con attenzione, anche a costo di essere un po’ scomodi. Gonzalo Higuain ha ormai sposato appieno la causa bianconera, ha anche scritto un messaggio per scusarsi dopo la prestazione di ieri sera. Un messaggio apprezzatissimo, che vale sicuramente per “perdonarlo”. Ma questo momento difficile sia l’occasione per guardarsi dentro e segnare una svolta, anche caratteriale. Un anno fa l’attaccante argentino è arrivato dal Napoli per la bellezza di 90 milioni di euro. E’ una cifra enorme, una cifra che inevitabilmente porta con sé un carico di responsabilità non indifferente. Un calciatore pagato 90 milioni deve necessariamente fare la differenza, specialmente nelle gare che contano. Anche perché sul piano strettamente numerico si può eccepire davvero poco al Pipita, che nel primo anno bianconero ha messo a segno la bellezza di 32 reti. Sono tante, tantissime, e alcune anche piuttosto pesanti: basti pensare alla doppietta contro il Monaco. Ma poi guardiamo le statistiche nelle finali e il dato è impietoso: tre finali, zero gol. E una sola vittoria, forse in quella meno importante di tutte. Ecco, è proprio questo il punto da cui partire. Gonzalo porta con sé qualche malignità inevitabile, per un calciatore di questa caratura che ha fatto una scelta così discussa come il salto della barricata Napoli-Juventus: a Napoli lo chiamano ‘lo SbagliaFinali’, ed è curioso che lo dicano proprio lì dove il Pipa ne ha vinte 2 su 2, risultando anche decisivo. Ma appunto, fra Coppa America, Mondiale e finali di Champions il dato preoccupante è questo: nei momenti clou Gonzalo Higuain non incide, e per chi ha un cartellino così ‘pesante’ non è un atteggiamento consono. Pazienza, e tanta fiducia: in fondo Gonzalo ha appena ‘compiuto’ il primo anno juventino e il tempo per rifarsi c’è tutto. Che questa ‘ramanzina’ sia uno sprone per darsi una scossa e cambiare la tendenza nella prossima finale, che – ne siamo certi – non tarderà ad arrivare. Per il bene della Juve, che è ciò che conta di più. Anche più dei singoli.