Pjanic: “Non ci penso neanche a perdere il derby. Sosterrò sempre Higuain”

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Miralem Pjanic
Miralem Pjanic ©Getty Images

È tra i migliori di questo inizio di stagione della Juventus, Miralem Pjanic che dopo un inizio altalenante appena arrivato in bianconero adesso ha finalmente trovato la sua stabilità. Nel ruolo di regista nel centrocampo a due, il bosniaco è diventato fondamentale per il gioco di Massimiliano Allegri e, nonostante la Juventus sia sempre alla ricerca di un centrocampista, il suo posto sembra inattaccabile. In occasione del derby di domani sera, Pjanic ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Stampa”: Da piccolo ho vissuto la stracittadina tra Fk Sarajevo contro Zeljeznicar, per cui tifavo. Una storia che nasce da lontano: sono cresciuto in Lussemburgo, ma i miei famigliari lo seguivano e a me ispirava. Un derby molto sentito a Sarajevo, ma che non ho mai visto dal vivo. Poi quando ho iniziato in Francia, Metz-Nancy Lione-Saint Etienne. Ma Roma-Lazio è stato quello più sentito. Juve-Toro è una partita dedicata ai tifosi, che ci tengono tanto, e per noi tre punti in più sulla strada per il primo posto. Qui a Torino ho tanti amici granata, e li frequento: a volte gli rode un po’, perché noi vinciamo sempre e loro sperano che caschiamo. Come si dice, una sana rivalità. Se va male? Di perdere non ci penso neanche”

Pjanic e le punizioni con Dybala: “Vinco sempre io”

Il centrocampista bosniaco ha poi parlato del suo rapporto con Paulo Dybala e su come decidano chi tra i due calci le punizioni: “Ognuno calcia le punizioni dal proprio lato, anche se il problema è che non sai mai quante ne capitano da una parte e dall’altra, in un campionato. Con la Fiorentina ce n’era una bellissima, ma non ero in campo: se ci fossi stato io, l’avrei tirata. È la regola. In allenamento? Ci sfidiamo pure lì, e vinco spesso. La punizione perfetta? Tecnica, e un po’ di furbizia, perché devi giocare con il portiere. Loro ormai ci studiano e sono preparati. E allora devi saper cambiare: sotto la barriera, sopra, sul lato del portiere”. 

Su Belotti Ljajic, avversari nel derby, Pjanic ha dichiarato: “Adem è un amico, ci vediamo spesso, e gli voglio veramente bene, spero faccia una grande stagione. È un giocatore di talento e lo ha sempre dimostrato; tra le linee fa la differenza. Insomma, un grandissimo giocatore: l’unica cosa che gli serve è la continuità, di segnare ed essere decisivo, come sta facendo. Belotti sta facendo un buon campionato, ma cento milioni sono tantissimi. Soprattutto quando penso che li valeva Cristiano Ronaldo, uno che segna due-tre gol a partita. E di quel livello ce ne sono due: lui e Messi. Dopodiché, il mercato è decollato. Però, sono tanti”. 

In chiusura poi un’analisi sul momento di forma di Gonzalo Higuain“È un giocatore straordinario e io lo sosterrò, sempre: se tutti ti stanno dietro, significa che sei importante. E poi questi periodi capitano a tutti gli attaccanti, ma noi lo aiuteremo, e lui si sbloccherà”.