Le intuizioni di Massimiliano Allegri: le scelte che hanno migliorato il gioco della Juventus

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Massimiliano Allegri © Getty Images

Alla ricerca della trovata vincente: è questo lo spirito che muove il gioco di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero è diventato, dopo la partita col Benevento, il terzo allenatore più vincente della storia della Juventus. Molte delle vittorie raggiunte fino a questo momento sono nate dall’ingegno del livornese che è riuscito a trovare la soluzione giusta per ottimizzare le risorse a disposizione della squadra. Le ultime mosse di Allegri hanno cambiato l’assetto della Juventus: lo spostamento di Cuadrado a terzino destro, Pjanic in regia, Pjaca come futuro vice-Higuain e un Dybala più avanzato. Queste le intuizioni riuscite, ma ce ne sono altre che non hanno portato i frutti sperati, come quella volta in cui Dani Alves giocò a Genova contro i rossoblù schierato da terzo centrale difensivo.

Scelte necessarie e trovate geniali: Allegri ha cambiato la Juventus

La maggior parte delle volte le scelte di Allegri sono state dettate dalla necessità del momento, come nel caso dell’ultima emergenza sulla corsia destra che si è trovata a dover gestire la Juventus a fronte dei numerosi odierni. Sturaro e Cuadrado come terzini destri in Champions League hanno collezionato prestazioni non propriamente indimenticabili. La scelta più infelice è stata quella di piazzare nello stesso ruolo Barzagli, rientrato poi subito al posto centrale che gli è più congeniale. Le intuizioni migliori sono state due: Pjanic regista e l’allargamento di Mandzukic sull’esterno, mosse che resistono tuttora. In tutto questo c’è spazio anche per una chicca, vista durante la prima giornata di campionato: dopo la sostituzione di Higuain, Dybala si sposta come falso nueve. Nelle attuali condizioni psicologiche e fisiche dell’argentino chissà quando potremo rivederla.

Alessandra Curcio