Chiellini: “Chiuso un ciclo. Dobbiamo farci un esame di coscienza e ripartire”

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Giorgio Chiellini ©Getty Images

Quello di ieri sarà ricordato come uno dei giorni più tristi nella storia del calcio italiano. L’Italia sbatte contro il muro della Svezia e dopo 60 anni manca il Mondiale. Oltre al danno la beffa, verrebbe da dire, perché la mancata qualificazione di ieri ha anche sancito la fine di un’era. Lasciano la Nazionale i vari Buffon, Barzagli, De Rossi e con ogni probabilità Chiellini. Intervistato ai microfoni di ‘Rai Sport’, il difensore della Juventus ha analizzato la clamorosa eliminazione: “Abbiamo meritato di perdere. Non sono uno che si attacca alla sfortuna o all’arbitro. Vanno fatti i complimenti a loro. Abbiamo fatto il possibile, ma non è bastato. Bisogna ripartire dall’amore di Milano e di tutta la nazione. Eravamo orgogliosi di quello che c’era intorno a noi e ancora di più dispiaciuti per non aver raggiunto il risultato. Abbiamo tanti ragazzi che, in futuro, avranno bisogno di questo calore e questo appoggio. Il cammino sarà lungo, dopo una caduta del genere“.

Juventus, Mauro elogia Chiellini: “Se in attacco avessimo avuto la sua personalità avremmo vinto”

Secondo le news Juventus, Chiellini non ha chiuso le porte alla Nazionale, ma ha aperto a un nuovo ciclo azzurro: “L’Italia ricomincerà da Chiellini? Non so. Ricomincerà da Verratti e da tanti ragazzi degli anni ’90. Sono sicuro che se quello che s’è visto stasera continueranno a percepirlo, si potrà aprire un ciclo. Sono 60 anni che non mancavamo un Mondiale, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e ripartire: il calcio in Italia è di tutti e deve tornare a livelli che merita questa gente“. Intervenuto dagli studi di ‘Sky Sport’, l’ex Juventus Massimo Mauro ha infine elogiato lo spirito di sacrificio e la personalità di Chiellini, sempre l’ultimo a mollare: “Tra tutti, io ho in mente Chiellini che va sul fondo e crossa, gli ultimi 10-15 minuti. Era stanco morto, era stato spostato a sinistra ed è riuscito a fare l’ala sinistra. Era stato anche ammonito i primi dieci minuti, quindi non è stato facile per lui giocare. È un giocatore di grinta, di grande determinazione. Veramente, se in attacco avessimo avuto la personalità di Chiellini, avremmo vinto“.