Chiellini: “Conte è uno dei migliori. Guardiola ha ‘rovinato’ i difensori italiani”

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Giorgio Chiellini con la Juventus © Getty Images
Giorgio Chiellini © Getty Images

Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del ‘Daily Mail’ parlando di se stesso, della Nazionale e dei difensori italiani. Ma l’inusuale input a questa interessante conversazione riguarda il suo naso: Mi sono rotto quattro volte il naso, questo nell’ultimo conteggio (ride, ndr). Fino alla prossima settimana comunque! Il problema è che se c’è la minima possibilità di segnare un gol o di fermare un avversario, non posso fermarmi”.

I miglioramenti di Chiellini

Il centrale prosegue parlando di sé come calciatore: “Ho una doppia personalità. Sul campo, devo essere in questo modo per arrivare al livello più alto. Non ero nato con molte capacità tecniche. Dovevo migliorare e lavorare. Centinaia di giocatori hanno talenti fisici e tecnici ma pochi lo fanno. Hai bisogno di essere così. Non sono mai stato il migliore nella mia fascia d’età. Ero come il brutto anatroccolo perché non sono bello da vedere, ma sono sempre migliorato. Questa è la mia migliore abilità. Ho 34 anni ma sto vivendo la mia migliore stagione. Non c’è segreto; solo passione e lavoro”.

Il rapporto con Conte

Parole al miele il giocatore le dedica al suo ex allenatore Antonio Conte: “Abbiamo vissuto qualcosa di molto speciale per tre anni con lui alla Juventus e due anni in Nazionale. Quando finisci di allenarti con lui, non sei stanco: sei morto. Puoi farlo solo perché credi in quello che fa. Abbiamo trascorso 40 giorni in Francia ed è stato come entrare in un altro mondo. Sei al 100% con lui. Crea un’atmosfera unica: è uno dei migliori”.

Le delusione del mancato accesso ai prossimi Mondiali

Disquisendo di Nazionale non si poteva non finire poi sul fallimento dell’Italia che non è riuscita a qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018: “Onestamente, sarà come avere un pugnale nel mio stomaco, non sarà un bel mese. Vedrò gli articoli, controllerò i risultati, ma non riesco a immaginare di stare seduto davanti alla tv a casa a guardare i Mondiali”.

Parole piccate rivolte agli allenatori italiani

A detta del calciatore bianconero uno dei responsabili di questa caduta azzurra sarebbe Pep Guardiola: “Pep Guardiola ha rovinato il difensore italiano. È un allenatore fantastico con una mente fantastica, ma gli allenatori italiani hanno provato a copiarlo senza avere le stesse conoscenze e così negli ultimi 10 anni abbiamo perso la nostra identità. Quella di Maldini, Baresi, Cannavaro, Nesta, Bergomi, Gentile, Scirea. Tra il 1984 e il 1995 abbiamo solo Bonucci: in dieci anni non abbiamo lanciato un difensore buono. Spero che adesso si ricominci e si rilanci il calcio italiano. L’esclusione dalla coppa del Mondo è la prova del nostro problema”. E chissà che tale rilancio non riparta proprio da Mattia Caldara che nei giorni scorsi ha dichiarato di voler imparare da Chiellini e Barzagli.