Juventus, Barzagli parla del ritiro: “A volte l’età mi pesa. Ecco quando smetterò”

Il difensore della Juventus Andrea Barzagli ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, parlando anche del suo ritiro

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Barzagli ritiro
Andrea Barzagli @ Getty Images

JUVENTUS BARZAGLI RITIRO / Andrea Barzagli è uno dei pilastri della difesa della Juventus. Uno dei grandi leader dello spogliatoio e tra gli eroi della rinascita bianconera. Il difensore compirà 37 anni il prossimo maggio e si avvicina quindi, piano piano, ad appendere le scarpette al chiodo. Di un suo ipotetico ritiro Barzagli ne ha parlato in una intervista sulle pagine dell’edizione odierna di “Tuttosport”: “Il discorso sull’età? Non nascondo che a volte mi pesa. L’importante però è stare bene mentalmente e fisicamente. Finché continuo ad allenarmi forte, a fare prevenzione e a stare al passo con gli altri, ancora posso giocare. Quando calerò, si noterà, allora sarà il caso di smettere”.

Juventus, Barzagli e il ritiro: le parole del difensore bianconero

Barzagli ha proseguito sul discorso ritiro parlando della sua condizione fisica: “Non posso giocare 60 partite l’anno, non posso farne tante di seguito perché non me lo consente il fisico, ma quando c’è da rispondere ci sono e penso di averlo dimostrato”.

Il difensore della Juventus è poi ritornato sul match di mercoledì in Champions League contro il Tottenham che lo ha visto in difficoltà quando agiva nel ruolo di terzino destro: “Io sono sempre disponibile, ci mancherebbe. Poi, quando incontri certi giocatori, provi a limitarli come puoi. Ho sofferto molto, da centrale un po’ meno, ma avrebbero sofferto in tanti con Son. Va a 2000 all’ora. Però potevo fare molto meglio”.

Il numero 15 bianconero ha analizzato anche la corsa scudetto contro il Napoli“La nostra forza è questa, noi abbiamo un certo tipo di DNA: quando c’è da portarla a casa la portiamo, quando c’è da soffrire soffriamo tutti, anche i giocatori con più qualità si mettono a disposizione. Noi non potremo mai giocare il Napoli e neanche loro potrebbero giocare come noi, sono diversi. Hanno un altro stile, un altro fisico. Alla fine conta l’almanacco. Ci si ricorda di chi vince al di là di come giocare. A tutti, poi, piacerebbe essere il Barcellona o l’Ajax, ma noi abbiamo queste caratteristiche e finché continuiamo a vincere ci va bene così”.