La Juve esce dalla Champions, e il peso dei 90 milioni spesi per Higuain, con il progetto di alzare quel trofeo, comincia a farsi sentire.
Il Real Madrid perde 1-3 in casa, ma vince il doppio confronto con i bianconeri e passa alle semifinali di Champions League. In casa Juventus regna il disordine: quel fischio ‘azzardato’, quell’azione convulsa a pochissimi istanti dal finale, quel tocco al centro dell’area. Tutto questo si poteva evitare, e si poteva evitare anche di finire nel calderone per alcune, molte, dichiarazioni azzardate nel post-partita da parte di Buffon e Agnelli. Il rammarico non può che esserci, soprattutto se si tiene in considerazione il fatto di avere investito molto nel progetto Champions, progetto che ancora una volta sfuma. Quasi un paio di anni fa fu scippato al Napoli Gonzalo Higuain, calciatore che, nonostante una mole di gol comunque molto alta, non ha mai alzato l’asticella nelle partite che contano davvero.
Higuain, il salto di qualità che non si vede
Con Gonzalo Higuain la Juventus si era assicurata un vero goleador, un rapace dell’area di rigore. Ci si aspettava il salto di qualità e forse nel bilancio generale dell’attacco questo balzo in avanti c’è stato, ma non è tutto merito suo. In Champions ha siglato una dose discreta di gol, ma mai nelle partite che contano davvero. Doppietta al Monaco lo scorso anno, doppietta anche qualche settimana fa al Totthenam, ma nei match in cui l’eliminazione è ad un passo Higuain non ha mai brillato. La finale di Cardiff ne è un esempio, la disfatta di ieri sere ne è un ulteriore conferma. E quello che è ancora peggio: tra andata e ritorno soltanto pochissimi tentativi verso la porta. A questo punto è lecito chiedersi se fosse davvero lui l’investimento giusto per puntare alla Champoions, pagato (sulla soglia dei 29 anni) 90 milioni di euro.
