Buffon intervista, l’ex arbitro Busacca: “Il direttore di gara sceglie senza condizionamenti”

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Buffon intervista, sulle sue parole dopo Real-Juve dice la sua l’ex arbitro Busacca

L’ex arbitro Massimo Busacca risponde a Buffon dopo le critiche all’inglese Oliver in Real Madrid-Juventus.

Le parole di Gianluigi Buffon nel concitato post-partita di Real Madrid-Juventus della scorsa settimana hanno fatto il giro del mondo. Ed il pensiero del portiere della Juventus in merito all’episodio che ha decretato l’eliminazione dei campioni d’Italia dalla Champions League sono ormai note a tutti. In proposito ha voluto dire la sua anche l’ex arbitro svizzero, Massimo Busacca, dal 2011 al vertice del dipartimento arbitrale della FIFA. Ieri a Converciano si è svolto un summit fra tutti i 63 fischietti che prenderanno parte ai Mondiali in Russia a giugno, ed argomento di discussione era stata la Var, che da quest’anno è stata introdotta nella Serie A italiana e che verrà impiegata anche nella Coppa del Mondo.

Busacca risponde indirettamente a Buffon: “L’arbitro è sempre sotto pressione”

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Gigi Buffon

Busacca ne ha approfittato per difendere l’arbitro inglese Michael Oliver, reo di aver punito l’intervento di Benatia su Lucas Vazquez con il calcio di rigore che ha poi di fatto segnato l’eliminazione della Juventus. “Anche il direttore di gara deve sopportare una certa pressione durante l’incontro. L’arbitro è come il portiere, che deve decidere in una frazione di secondo. Senza la possibilità di stare a riflettere su tante altre cose di contorno. Quando io arbitravo ho sempre dovuto essere immediato nelle mie scelte in campo. Di tempo per pensare ed a quanto successo prima non ce n’era mai. Devi farti guidare dall’istinto, proprio come succede ad un estremo difensore. Ed anche la concentrazione deve essere al massimo dall’inizio alla fine, per permettere di arrivare alla migliore scelta possibile, cosa che non è mai facile. A volte occorre fischiare anche senza vedere. Ovvio che se avessimo a disposizione 10 minuti allora le cose andrebbero diversamente, ma neanche un medico sceglie il da farsi in un secondo.