Cuadrado ricorda: “Non posso dimenticare i sacrifici di mia madre”

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Juan Cuadrado © Getty Images

In una giornata in cui non si parla d’altro che di Buffon (giustamente), anche Cuadrado riesce a trovare spazio tra l’interesse dei tifosi della Juventus. Già, perché le sue parole hanno sicuramente colpito la tifoseria. Parole che sono arrivare a margine di un evento della sua fondazione. Ecco quanto raccolto e riportato da Il Corriere di Torino: “Aver vinto tre scudetti è un sogno. Tutti conoscono la mia storia da calciatore, ma io sono stato anche uno di questi bambini, nato lì, e cresciuto su un campo di terra battuta, imitando Ronaldo e sognando il futuro”.

Capitolo Juve

Juve? “Sono molto contento di quello che ho fatto, ma non posso dimenticare la mia Colombia, tanto povera. Non posso scordare i sacrifici di mia mamma, in un posto dove c’era il narcotraffico (Necoclì). Il gioco mi ha insegnato il rispetto delle regole, quello per i compagni e il senso del sacrificio. E sono le stesse cose che voglio insegnare a questi bambini. Io sono uno di loro, ma per fortuna ho conosciuto della persone che mi hanno aiutato. Per questo vi chiedo di contribuire, e di aiutarmi in quello che sto facendo. Mi sento una persona privilegiata, e allora vi ringrazio di essere qui e di partecipare a questa sfida. Per me significa davvero tanto”.

Un ragazzo che ha sicuramente trascorso giorni difficili nella sua infanzia. Per questo, forse, la sua vittoria vale di più. “Ho conosciuto delle persone che mi hanno aiutato”, così Cuadrado ai microfoni dei cronisti che l’hanno intervistato mentre si mostra ancora riconoscente nei confronti di chi gli ha teso la mano.