Conte dribbla la domanda su Agnelli. Allo Stadium senza fischi

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Conte giocherà la sfida scudetto senza il tifo avversario, senza i fischi che gli sarebbero piovuti addosso e con l’Inter in grande forma rispeto alla Juve.

Conte @ Getty Images

Juve-Inter a porte chiuse di domenica sera sarà qualcosa che non era mai successo prima. La supersfida del campionato, quella che deciderà la stagione, favorisce in partenza Antonio Conte. L’ex bianconero che ora siede sulla panchina della Juve non riceverà pressioni. Lo stadio sarà vuoto e non ci saranno i suoi vecchi sostenitori a fischiarlo. L’evento tanto atteso avrà quindi un epilogo assurdo. Ma il tecnico ha degli altri motivi, meno banali, per sorridere. Il primo? E’ sicuramente il recupero di Handanovic che difenderà i pali della porta bianconera.

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Conte sulla domanda relativa ad Agnelli

In tv, ieri sera dopo la gara di Europa League, lo stuzzicano: «Antonio, ha sentito le belle parole di Agnelli?». Lui anticipa tutti e se ne va: «Sì, ciao…» È già alla Juventus, dai. Sulla Gazzetta dello Sport viene riportato questo simpatico siparietto con il tecnico dell’Iner-ì. Questo il resto del passaggio interessante. «Il Ludogorets era antipasto per pochi intimi. Antonio Conte non lo nasconde neppure. E va in dribbling, un doppio passo che non puoi non notarlo. Perché quando davanti alle telecamere gli chiedono conto delle parole di Andrea Agnelli – che nei giorni scorsi aveva detto “Conte? È una bandiera Juventus, anzi è Juventus” –, il tecnico dell’Inter si è sfilato l’auricolare, e ha salutato lo studio televisivo: «Sì, ciao…».