Juve, occhio alla rabbia del Milan. Assenze pesanti, ma hanno cuore

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Per la Juve la finale di Coppa Italia è un obiettivo a portata di mano. Il Milan avrà assenze pesanti, ma una grande rabbia di rivalsa.

Stefano Pioli

La semifinale di Coppa Italia è fissata per il 14 giugno. Potrebbe però essere anticipata di qualche giorno. La rabbia delle formazioni milanesi è enorme, specialmente quella dell’Inter. I nerazzurri giocherebbero il 14 a Napoli, l’eventuale finale il 17 a Roma e il 20 il recupero di campionato con la Samp a San Siro. La Juve, invece, ha scelto un profilo più basso non lasciando trapelare nulla e adeguandosi. La strada che porta a Roma sulla carta è spianata, ma il Milan giocherà sull’orgoglio lottando su ogni pallone.

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Juve, non fidarti di un Milan decimato

«Il gruppo si è compattato attorno a Pioli e al totem Ibra, che a Torino sarebbe stato comunque out per squalifica. Come Hernandez e Castillejo. La missione-finale va inseguita con un Milan tutto da inventare, svuotato al centro e sui fianchi». Scrive così la Gazzetta dello Sport stamattina che fotografa la situazione a Milanello. «Il contestatissimo rigore con cui Ronaldo aveva sigillato il primo round al 91’ dopo il vantaggio di Rebic aveva alzato la temperatura di parecchi gradi. Ma, oltre alla Juve, le vere fiamme in casa Milan sarebbero divampate poco più in là. Dallo scisma societario che ha portato all’addio di Boban alle uscite sempre più regolari di Rangnick. Fino all’invasione di campo denunciata da Maldini nei confronti del tedesco»