Juventus, parola di Chiellini: «Sarri eterno insoddisfatto»

0
596

Il difensore della Juventus e capitano della Nazionale, Giorgio Chiellini, parla anche di Ibrahimovic: «Ho Zlatan nel cuore, fu il mio apprendistato».

Il capitano della Juventus e della Nazionale, Giorgio Chiellini
Il capitano della Juventus e della Nazionale, Giorgio Chiellini

«Quindici anni alla Juve sono tanti, ti entrano dentro, sicuramente mi considero fortunato per averli fatti. Ma a allo stesso tempo mi rendo conto che non è così semplice. La Juventus ti impegna, le pressioni sono continue, in questi quindici anni ho vissuto in paradiso, all’inferno, di nuovo in paradiso…». Parole di Giorgio Chiellini in un’intervista lunghissima rilasciata al Corriere dello Sport questa mattina. Il capitano della Juve e della Nazionale ha affrontato tanti temi, come quello su Sarri. «E’ molto meticoloso, quindi è più simile a Conte che non ad Allegri, ma con princìpi e sistemi differenti. Si basa tanto sui numeri, è un amante del gioco, del possesso palla. Lui è un utopista ed è il primo ad ammetterlo, anche quando fa il 90 per cento di possesso palla pensa di poter andare oltre, un eterno insoddisfatto, insegue la perfezione».

LEGGI ANCHE >>> De Ligt e Cuadrado, scambio di sfottò su come stare a tavola

Chiellini su Ronaldo e Ibrahimovic 

Chiellini ha parlato anche di CR7 e Ibrahimovic. «Cristiano Ronaldo è come il Messia. Ci ha alzato il livello non appena si è presentato. Non a caso abbiamo fatto una stagione sensazionale fino alla conquista dello scudetto. Un ritmo difficilmente ripetibile. Quando hai uno così, devi giocare per lui, inutile nasconderlo». Su Ibra va ancora più in profondità. «Cristiano mi ha fatto una caterva di gol, però quello che mi è entrato nel cuore è Ibra. Siamo stati compagni, all’inizio, io giovanissimo cercavo sempre di confrontarmi con lui, lo seguivo ovunque, anche per accreditarmi agli occhi dei compagni e dell’allenatore. Accettare l’uno contro uno con Ibra significava guadagnare in rispetto. Non mi sono mai tirato indietro e da ogni sfida con lui sono uscito più forte e convinto, ha tirato fuori il meglio. Lo ammiro tantissimo».