Ultim’ora FIGC, il verdetto è arrivato: cosa ha deciso la Corte federale d’appello sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione.
Sono giorni davvero frenetici per la Juventus. Sul piano sportivo ma soprattutto su quello extrasportivo. Da ormai quarantott’ore il club bianconero ha ufficialmente avviato un nuovo corso dopo le dimissioni rassegnate in blocco lo scorso novembre dal vecchio Consiglio d’amministrazione.
È terminata dunque l’era di Andrea Agnelli, è appena iniziata quella di Gianluca Ferrero, uno degli uomini di fiducia di John Elkann, amministratore delegato di Exor. Oltre all’ex presidente hanno lasciato anche Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene. Per il nuovo CdA c’è però subito una grana da risolvere, relativa alla richiesta dei nove punti di penalizzazione (da scontare eventualmente nel campionato in corso) da parte del procuratore federale Giuseppe Chiné. Richiesta avanzata quest’oggi nell’udienza davanti alla Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze.
AGGIORNAMENTO
“La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio).
La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti”.