“Divieto a vita”: pugno duro della Juventus, doppio provvedimento esemplare

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“Divieto a vita”, ecco le prossime mosse della società bianconera dopo i tre turni di squalifica a Cuadrado e la chiusura della Tribuna Sud. 

La Tribuna sud dell’Allianz Stadium, quella in cui solitamente si assiepa il tifo organizzato bianconero, resterà vuota nel prossimo impegno casalingo di campionato della Juventus, l’atteso scontro diretto contro il Napoli.

“Divieto a vita”: pugno duro della Juventus, doppio provvedimento esemplare
– IlVeggente.it

Massimiliano Allegri, invece, dovrà fare a meno di Juan Cuadrado – uno degli espulsi in seguito al parapiglia della semifinale d’andata con l’Inter – per ben tre partite. Da scontare ovviamente in Coppa Italia. In un’eventuale finale, dunque, il colombiano non sarà a disposizione. Il giudice sportivo Alessandro Zampone non ci è andato leggero nei confronti dell’esterno sudamericano, protagonista di un acceso diverbio prima con Romelu Lukaku – anche lui fermato per un turno – e poi con il portiere Handanovic, che avrebbe anche ricevuto un pugno. Un match, quello coi nerazzurri, che ha lasciato strascichi rilevanti. Continuano però far discutere i “buu” razzisti rivolti al centravanti belga dell’Inter, la cui esultanza provocatoria sarebbe stata una conseguenza.

“Divieto a vita”, individuati i due tifosi autori dei gesti razzisti nei confronti di Lukaku

La Juventus, intanto, attende di avere a disposizione gli atti sulla chiusura del settore. E poi decidere se procedere con il ricorso o meno, spiega la Gazzetta dello Sport.

Juventus-Inter
Juan Cuadrado – juvelive.it

Nel frattempo, secondo quanto si apprende dall’Ansa, il club ha individuato i due tifosi protagonisti del filmato, diventato virale, con frasi e gesti razzisti indirizzati a Lukaku. I due nomi sarebbero già stati segnalati alla Digos. Si tratta di un adulto e di un minorenne. La decisione della Juventus sarà quella di punire in maniera esemplare i due in questione, applicando il cosiddetto “indice di gradimento”. L’adulto verrà bandito “a vita” (non solo dagli eventi della prima squadra, ma anche da quelli delle JWomen, la NextGen, la Primavera). Per il minorenne si profila invece un divieto per 10 anni.