L’esterno bianconero in un’intervista ha parlato apartamente sulla questione, uscendo allo scoperto sulle sue volontà.
In un’intervista esclusiva rilasciata a ‘Tuttosport’, Federico Chiesa, attaccante della Juventus e uno dei talenti consolidati dell’attuale calcio italiano, ha condiviso alcuni pensieri sul suo futuro, le ambizioni della squadra e la sua relazione con l’allenatore Massimiliano Allegri. 
Chiesa ha iniziato l’intervista esprimendo le sue ambizioni e quelle della squadra. Ha dichiarato: “Io e Dusan vogliamo sognare. L’obiettivo è il quarto posto, ma se a marzo siamo lì…”. Questo dimostra la determinazione del giocatore e del team a raggiungere risultati di alto livello nella Serie A.
Chiesa pensa solo alla Juve: “Torino è bianconera”
Naturalmente si è parlato anche di derby, a tal proposito, vista l’imminente partita, il talento bianconero ha fatto una ‘previsione’ riguardo al derby di Torino, dichiarando, con un motto caro ai tifosi, che: “Torino è bianconera“. Il giovane attaccante ha poi fatto una dichiarazione audace sul suo presente: “Questo è il mio anno e punto al record di gol“. Chiesa sembra determinato a fare una grande stagione e superare i propri limiti per aiutare la squadra.
Un argomento di discussione interessante è stato il ruolo di Chiesa in squadra. L’attaccante ha risposto alle critiche riguardo a una possibile crisi d’identità da seconda punta affermando: “Macché crisi d’identità da seconda punta!”. Questo dimostra la sua versatilità e la sua fiducia nel suo ruolo nella Juventus. Chiesa ha anche rivelato che la sua unica telefonata di mercato è stata da parte di Cristiano Giuntoli, nuovo direttore sportivo della Juventus, suggerendo che il suo impegno attuale è sempre e solo con la squadra di Torino. Rispondendo alle domande sulla sua relazione con l’allenatore Massimiliano Allegri, Chiesa ha chiarito che non ci sono rapporti tesi e che va d’accordo con tutti. Questo dimostra la sua professionalità e la sua volontà di lavorare con il team tecnico per raggiungere gli obiettivi. Infine ha parlato di una previsione:un ItalJuve: con Fagioli, Miretti e Gatti”. Questa affermazione suggerisce che il futuro della Juventus potrebbe essere influenzato dai giovani talenti emergenti.
