Marotta mette nel mirino lo Scudetto: “Sono fucilate di cacciatori”

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Marotta mette nel mirino lo scudetto: l’amministratore delegato dell’Inter ha parlato a margine dell’assemblea di Lega. Ecco le sue parole

Con l’aiutino da un poco di tempo – anche a Open Var è stato ammesso che sia il gol contro il Genoa sia quello contro il Verona erano entrambi da annullare – l’Inter ha chiuso il girone d’andata da prima in classifica con due punti di vantaggio sulla Juventus. Ma le polemiche non sono mancate, e Marotta, amministratore delegato dei nerazzurri, ha parlato della situazione che si sta creando al margine dell’assemblea di Lega.

Marotta mette nel mirino lo Scudetto: “Sono fucilate di cacciatori”
Marotta (Lapresse) – Juvelive.it

“Le statistiche certe volte aiutano a valutare oggettivamente i fatti e le statistiche dicono che abbiamo 48 punti con 15 vittorie, una sola sconfitta, miglior differenza reti e questo depone per dire che siamo autorevolmente in testa alla classifica”.

Marotta difende l’Inter

Dopo la prima parte, Marotta ha parlato delle polemiche che si sono create attorno ad alcune decisioni arbitrali. “Polemiche per il Var? Le critiche devono rivestire l’intero mondo del calcio italiano, fanno parte della vita, bisogna gestirle e saperle accettare. L’introduzione del Var è stata invocata da tutti, non è stato preso come uno strumento per debellare definitivamente tutti gli errori ma semplicemente per ridurli e credo l’obiettivo sia stato colto. Se la soggettività esiste, esiste anche l’errore dell’essere umano. Sono certo che la squadra migliore alla fine della stagione vincerà il campionato”.

Cristiano Giuntoli Beppe Marotta
Cristiano Giuntoli Beppe Marotta (LaPresse) – Juvelive.it

“Non voglio entrare in polemiche o in queste considerazioni capziose. Dalla mia c’è l’esperienza di sapere gestire certe situazioni. Lungi dal pensare che una società possa essere condizionata da favoritismi, lo rimandiamo al mittente. Non ho colto da parte della critica un sentimento del genere, ma rimarco ancora una volta come i meriti siano frutto del lavoro fatto da una squadra che ha alle spalle una società forte”.

“Sono più di 40 anni che sono nel calcio e ogni anno vengono analizzati ogni episodio a favore e sfavore di questa o quella società, anche quando non c’era il Var. Oggi c’è il Var e si continua a fare polemica. Credo che faccia parte del gioco. Devo dire che noi metaforicamente noi siamo la lepre e la lepre deve essere anche capace di schivare le fucilate dei cacciatori”, ha concluso.