Liquidazione totale: Elkann chiude i battenti

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Elkann sembra irremovibile: chiudere i battenti è la cosa migliore da fare. Non c’è altra via d’uscita, o forse sì.

Prima ha investito 25 milioni di euro. Poi, ha attinto alle sue risorse personali e ne ha tirati fuori altri 12,8. A nulla sono valsi però gli sforzi finanziari di Lapo Elkann, che dopo 15 anni sta per dichiarare ufficialmente conclusa una delle tante esperienze imprenditoriali del suo curriculum.

Liquidazione totale: Elkann chiude i battenti
Pixabay

Tre lustri è durata la holding da lui fondata, prossima ormai alla chiusura definitiva. Il CdA di Italia Indipendent Group, noto marchio di occhiali, si riunirà il prossimo 26 gennaio. All’ordine del giorno ci sono lo scioglimento e la liquidazione dell’azienda di proprietà del fratello dell’amministratore delegato di Exor, che le aveva dato vita a Torino nell’ormai lontano 2008. Elkann aveva già ceduto il marchio al gruppo Modo, al prezzo di 1 milione, e trovato un accordo con i creditori, che avevano rinunciato in media al 90% dei crediti loro spettanti. Ma da allora, nonostante questo, l’azienda non si è più ripresa.

Da qui la decisione di chiudere i battenti una volta per tutte, per via di una crisi divenuta ormai ingestibile e della quale ha fatto le spese, in un certo senso, anche Cristiano Ronaldo. Il calciatore portoghese, testimonial di Italia Independent, aveva accettato di buon grado i tagli al compenso a lui destinato, che era passato da 3,5 milioni a 700mila euro. Anche in questo caso, non era bastato a risanare le finanze del marchio.

Ultima spiaggia per Elkann: cercasi offerta

C’è, tuttavia, un’ultima spiaggia. Se entro il 26 gennaio prossimo, e dunque nelle prossime due settimane, sulla scrivania di Elkann dovesse pervenire un’offerta di salvataggio, il CdA potrebbe tornare suoi suoi passi. Sempre dopo averla sottoposta all’attenzione di consulenti industriali e finanziari, s’intende.

Liquidazione totale: Elkann chiude i battenti
Lapo Elkann (LaPresse) – Juvelive.it

Il Consiglio confida che l’eventuale offerta in questione includa un piano industriale di durata quinquennale e che sia accompagnato da risorse adeguate. Sarebbe auspicabile un aumento di capitale pari ad almeno 1,1 milione di euro. La decisione finale, in ogni caso, se effettivamente dovesse pervenire qualche offerta, spetterebbe all’azionista di riferimento, Lapo Elkann, a cui spetterà stabilire se sia il caso di reinvestire o meno nella società. In caso di salvataggio last minute, Italia Independent dovrebbe comunque rinascere con un nuovo nome, così come stabilito dall’accordo di cessione al gruppo Modo.