Juventus, Szczesny “punge” la classe arbitrale: le parole del polacco

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Una domenica di grande amarezza in casa Juventus dopo aver fallito la vittoria nell’anticipo del sabato contro l’Empoli.

In attesa dello scontro diretto con l’Inter della prossima settimana, i bianconeri sono scivolati sulla classica “buccia di banana”. Non ci sono mai partite facili in serie A e quella con la squadra toscana è stata una sfida nella quale gli ospiti, pur con una classifica deficitaria, sono riusciti a mettere in difficoltà i più quotati avversari.

Juventus, Szczesny "punge" la classe arbitrale: le parole del polacco
Szczesny (LaPresse)

Certo la Juventus gli ha dato una mano. La prestazione degli uomini di Allegri è stata sottotono, ma non si può non sottolineare che la partita è stata condizionata dall’espulsione di Milik avvenuta dopo poco più di un quarto d’ora. Un fallo davvero ingenuo quello commesso dall’attaccante polacco, che ha stravolto i piani della sua squadra. Milik ha poi chiesto scusa ai suoi tifosi tramite un post pubblicato sui social.

Juventus, il “siluro” di Szczesny infiamma il campionato

A fine gara ci ha pensato il portiere bianconero Szczesny, con un pizzico di umorismo, a infiammare ancora di più un campionato che sta entrando nelle sue fasi cruciali. Parlando appunto dell’episodio che ha condizionato la partita, il fallo di Milik nei confronti di Cerri sanzionato dall’arbitro dopo aver rivisto le immagini al teleschermo.

Juventus, Szczesny "punge" la classe arbitrale: le parole del polacco
L’uscita dal campo di Milik (LaPresse)

“Sull’espulsione di Milik nessuno ha dei dubbi. È la stessa dinamica del fallo commesso da Berardi a Sassuolo contro di noi e da Malinovskyi a Genova. Tutti e tre cartellini rossi giustamente fischiati…” ha detto l’estremo difensore della Juventus. Sottolineando la disparità di trattamento subita, visto che i due giocatori citati – al contrario di Milik – non furono espulsi. Proprio in questo periodo si sta parlando molto di decisioni arbitrali e dell’ausilio del Var e senza dubbio i direttori di gara continueranno a essere nel mirino della critica dei tifosi.