Giuntoli ha deciso: non si muove da Torino. La Juventus e questa stagione che potrebbe ancora offrire risvolti importanti. Ma si pensa anche alla prossima.
Si è appena ‘scollinata’ la prima parte di stagione eppure sembra che in tanti stiano già pensando alla prossima. Colpa dell’Inter che sembra aver ucciso il campionato, ma c’è chi spera ancora. Almeno a tenere in vita il campionato per un altro po’.
Alla stagione in corso la Juventus ha ancor tanto da chiedere. A cominciare da quel pass per l’Europa che conta. Il lasciapassare per la prossima Champions League è l’obiettivo dichiarato ma chissà che, strada facendo, non venga fuori qualcos’altro.
I ragazzi di Allegri sono in semifinale di Coppa Italia ed anche la coppa nazionale è un obiettivo dichiarato. Pertanto testa e cuore in campo. Alla Juventus che verrà ci sta pensando il direttore tecnico bianconero, Cristiano Giuntoli.
E di pensieri ne ha parecchi, poiché si avvicina sempre di più il momento delle decisioni finali. Valutazioni in serie che riguardano l’intera rosa bianconera. I giudizi dovranno poi anche riguardare i tanti giovani che la Juventus ha in giro per l’Italia.
Per tutti sarà il momento del dentro o fuori.
Giuntoli ha deciso: non si muove da Torino
Vi sono dentro o fuori di peso specifico diverso, direttamente proporzionale al valore del profilo preso in esame. Dalla Spagna ci informano di come Cristiano Giuntoli abbia preso la sua decisione definitiva riguardo un giocator top della Juventus: Dusan Vlahovic.
E’ masfichajes.com ad entrare all’interno della notizia. Secondo il media spagnolo la Juventus, dopo aver messo sostanzialmente Vlahovic sul mercato la scorsa estate, sembra abbia cambiato radicalmente idea.
Dusan Vlahovic resterà alla Juventus e la società bianconera proporrà al centravanti serbo il rinnovo del contratto posticipando l’attuale scadenza, giugno 2026, a giugno 2029. Nel recente passato club quali il Chelsea, l’Arsenal ed il Real Madrid hanno avuto contatti con il giocatore. Poi più nulla.
La Juventus preferisce pertanto tenerlo e sperare che possa proseguire la seconda parte di stagione con lo stesso rendimento che ha contraddistinto il mese di gennaio. La serata buia di San Siro deve essere l’eccezione, anche se è poi mancato nella partita più importante. La partita in cui avrebbe dovuto fare la differenza. Quella che giustifica il suo elevato ingaggio.