Scandalo scommesse in Italia: ci risiamo, nuova bufera

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Scandalo scommesse in Italia, a distanza di circa sei mesi dalle squalifiche di Fagioli e Tonali si temono nuove “stangate”.

Sono trascorsi solo pochi mesi dallo scandalo delle scommesse illegali che ha terremotato il calcio italiano. Lo scorso ottobre arrivò, come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell’indagine da parte della Procura di Torino nei confronti del centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli, accusato di aver scommesso a più riprese su eventi calcistici.

– Juvelive.it (Lapresse)

Il giovane calciatore, finito nel tritacarne mediatico, ha deciso quasi subito di collaborare con gli inquirenti, ammettendo di essere affetto da ludopatia. Puntuale è arrivata la squalifica (7 mesi), che tuttavia sta per terminare. Fagioli, che nel frattempo ha continuato ad allenarsi con il resto della squadra, tornerà a disposizione di Massimiliano Allegri in occasione dell’ultima giornata di campionato. L’altro caso che ha fatto scalpore è stato quello di Sandro Tonali, trasferitosi l’estate scorsa dal Milan al Newcastle, in Premier League. L’ex rossonero, sulla falsariga di Fagioli, ha immediatamente confessato di aver puntato – anche sulle partite del Milan – e non rientrerà in campo prima di ottobre.

Scandalo scommesse in Italia, chiuse le indagini su quattro calciatori

Nelle ultime ore si è tornati a parlare di calcioscommesse e presto potrebbero scattare altre squalifiche. Stavolta sono Serie B e Serie C a finire nell’occhio del ciclone.

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Come riportato ieri mattina sulla Gazzetta dello Sport, ci sono ben 4 giocatori a rischio squalifica. E per i quali gli inquirenti hanno appena comunicato la conclusione delle indagini. Si tratta di Francesco Forte, Christian Pastina, Enrico Brignola e Gaetano Letizia, che oggi vestono rispettivamente le maglie di Cosenza, Feralpisalò, Catanzaro e Benevento. Nella vicenda sarebbe coinvolto anche Coda, centravanti della Cremonese, ma per l’attaccante grigiorosso è stato richiesto un supplemento di indagine. I quattro rischiano una squalifica da 3 anni a salire, mentre non sarebbero previste sanzioni per i loro club.