Bufera contro la Federazione: chiesta la cancellazione della Coppa

Bufera contro la Federazione, le due organizzazioni non ci stanno e minacciano azioni legali. 

Un numero che lievita anno dopo anno, stagione dopo stagione. La nuova Champions, tanto per fare un esempio, prevede che ogni squadra giocherà ben due partite in più. La fase a “girone unico” – dalla prossima edizione non ci saranno più i soliti otto gruppi da quattro squadre ciascuno – sconfinerà infatti nel mese di gennaio. Non era mai accaduto nella storia della compezione che si arrivasse a giocare anche in questo mese.

Bufera contro la Federazione: chiesta la cancellazione della Coppa
Il logo della FIFA – Juvelive.it (Ansa)

Ma non c’è solamente la Champions League ad ingolfare i calendari, sempre più fitti. Ecco spuntare il tanto atteso Mondiale per Club, una sorta di campionato del mondo – dei club, per l’appunto – che andrà in scena per la prima volta nell’estate 2025 e che durerà un mese intero. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dal momento che il sindacato internazionale dei calciatori, Fifpro, e l’organizzazione World Leagues, hanno iniziato a “minacciare” azioni legali nei confronti della Fifa, organizzatrice del torneo, se le cose non cambieranno. Una problema non indifferente per il presidente Gianni Infantino, che dovrà risolvere quanto prima la questione per non andare allo scontro.

Bufera contro la Federazione, Fifpro e World Leagues contro la Fifa e Infantino

Come riporta Calcio&Finanza, le due organizzazioni vogliono – l’indiscrezione è del Times – che la Fifa faccia un passo indietro e che il Mondiale per Club venga riprogrammato.

Fifpro e World Leagues in una nota parlano di “danni economici” ma soprattutto di “rischio infortuni” per i giocatori. Ed infine puntano il dito contro la Fifa, accusandola di aver preso delle decisioni privilegiando i propri interessi commerciali. Nella lettera si legge anche che “se la FIFA rifiuterà di impegnarsi formalmente a risolvere le questioni al suo prossimo consiglio, saremo costretti a consigliare ai nostri membri le opzioni disponibili per loro, sia individualmente che collettivamente, per tutelare proattivamente i loro interessi”. 

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