Voti Atalanta-Juventus 0-1: Vlahovic leader, Bremer un muro. Allegri ci mette la firma

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Grande attesa tra i tifosi bianconeri per la finale di Coppa Italia di questa sera tra la Juventus e l’Atalanta, in scena all’Olimpico di Roma.

Partita che si è conclusa con il risultato di 0-1, con il trionfo della formazione di Allegri. Che ha giocato una grande gara sotto tutti i punti di vista meritando il successo. Obiettivo raggiunto dunque dopo aver conquistato appena qualche giorno fa la matematica qualificazione alla prossima Champions League.

Juventus
La gioia di Vlahovic dopo il gol (Ansa)

Nel primo tempo la Juventus è partita fortissimo, trovando il gol dopo appena 4 minuti. Lancio in verticale di Cambiaso per Vlahovic, che ha resistito al ritorno di Hien, insaccando con freddezza alle spalle di Carnesecchi. La reazione dell’Atalanta non è stata veemente, i nerazzurri hanno tenuto in mano il pallino del gioco ma non hanno creato granché. Merito dell’ottima organizzazione difensiva juventina. Nella ripresa sempre l’Atalanta alla ricerca del pari, ma è la Juve a reclamare un rigore e a segnare il gol dello 0-2 ancora con Vlahovic. Annullato poi per un fuorigioco millimetrico. Emozioni a non finire con il palo di Lookman e la traversa di Miretti

Atalanta-Juventus, i voti dei calciatori bianconeri

Questi sono i voti dei calciatori della Juventus dopo questa finale di Coppa Italia. Ci sono tanti elementi bianconeri che superano la sufficienza. Migliore in campo ovviamente Dusan Vlahovic, e non solo per il gol. Le pagelle: Perin 6; Gatti 6.5, Bremer 7, Danilo 7, Cambiaso 7 (81′ Weah sv), McKennie 6, Nicolussi Caviglia 6 (61′ Miretti 6.5), Rabiot 7, Iling 6.5; Vlahovic 8.5 (81′ Milik sv), Chiesa 6.5 (67′ Yildiz 6.5).

La gioia della Juve dopo il gol (Ansa)

Il voto più alto come detto è per Dusan Vlahovic e non potrebbe essere altrimenti. Cinico davanti alla porta, determinato come pochi. Ottimi Bremer e Danilo in difesa, hanno concesso davvero poco agli avversari. Solido Rabiot in mezzo al campo, tra i migliori bisogna sottolineare anche la prova di Cambiaso, che ha abbinato corsa e qualità.