Bayern “cancellato’: lascia la Juve ma resta in Serie A

Bayern cancellato: il giocatore ha preso una decisione per il suo futuro e in caso di mancato accordo con la Juventus ha deciso di rimanere in Serie A

Il futuro di Federico Chiesa non è chiaro: il giocatore della Juventus ha un contratto fino al 2025 e si è parlato nel corso di queste settimane di un possibile addio. Adesso non ci possono essere aggiornamenti, visto che è all’Europeo, ma la situazione è da tenere in considerazione nelle prossime settimane, quando ci saranno i primi incontri per capire se ci sia realmente la volontà, da parte di tutti, di andare avanti.

Bayern “cancellato’: lascia la Juve ma resta in Serie A
Giuntoli (AnsaFoto) – Juvelive.it

Accostato alla Roma, Chiesa ovviamente ancora una decisione, almeno in maniera ufficiale, non l’ha presa. Si è parlato di un suo possibile gradimento all’operazione, anche perché secondo alcune indiscrezioni Motta non lo ritiene così determinante. Ma su di lui si sono accesi anche i riflettori del Bayern Monaco. A svelare, però, quello che vorrebbe realmente l’attaccante esterno, ci ha pensato ai microfoni di Tvplay.it la direttrice di calciomercato.it Eleonora Trotta.

Chiesa preferisce la Roma al Bayern Monaco

“Il Bayern Monaco è interessato a Chiesa, ma a parità di offerte il giocatore preferirebbe la Roma”. Questa l’indiscrezione lanciata dalla giornalista, che quindi mette nero su bianco la volontà del calciatore di rimanere in Italia, agli ordini di Daniele De Rossi, che come scritto un poco di tempo fa lo avrebbe chiamato per avvicinarlo al giallorosso.

Bayern “cancellato’: lascia la Juve ma resta in Serie A
Chiesa, preferirebbe la Roma al Bayern Monaco (AnsaFoto) – Juvelive.it

Una scelta di vita, quindi, quella di Federico, che non vuole allontanarsi dall’Italia e preferirebbe appunto i capitolini al Bayern Monaco. Vedremo quello che succederà nel corso delle prossime settimane, con un Giuntoli che potrebbe comunque presentare un’offerta di rinnovo e convincere il giocatore a rimanere a Torino. Anche se questa al momento non sembra essere l’ipotesi più accreditata.

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