EDITORIALE/ Pepe saluta la Juventus, ma non sarà mai un addio

0
683
Simone Pepe (getty images)
Simone Pepe (getty images)

EDITORIALE – Ci sono storie che terminano, ma che in realtà non finiranno mai, cosi sarà quella tra la Juventus e Simone Pepe. E’ notizia di queste ore la partenza del laterale di Albano Laziale dalla Vecchia Signora direzione Udine. Un ritorno al passato per Speedy, dopo anni di infortuni, ma soprattutto di vittorie e grande feeling con i tifosi bianconeri.
Arrivato nel 2010-11 dall’Udinese, Pepe dimostra subito il suo valore con grandi numeri e tanta quantità in mezzo al campo, ma sarà l’anno successivo  a consacrarlo come beniamino del popolo bianconero. Infatti, la Juventus lo riscatta dalla società friulana e sotto la guida di Antonio Conte lascia un’importante traccia sullo scudetto bianconero, con partite di grande generosità e qualità sulla fascia destra dove spesso diventa imprendibile per gli avversari. Conte lo esalta e lui esalta Conte, il loro sarà un binomio indissolubile. Il tricolore, il sacrificio e la voglia di vincere lo fanno entrare nel cuore dei tifosi che lo nominano Speedy, per la velocità palla al piede, ma anche per la capacità di recuperare sugli avversarsi in fase difensiva. Dopo Di Livio, un nuovo soldatino sulla fascia ha conquistato gli Ultras Juventini.

Il 26 luglio 2012 viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per omessa denuncia, nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse, per fatti risalenti alla sua militanza nell’Udinese. Il 3 agosto, lo stesso Palazzi avanza per il giocatore la richiesta di un anno di squalifica, ma il 10 agosto viene assolto.

La stagione che segue, per colpa di un bruttissimo infortunio, colleziona una sola presenza in campionato contro la Lazio il 17 novembre 2012. Verrà operato il 27 febbraio 2013 al muscolo semimembranoso della coscia sinistra.  Dopo un anno, il calvario sembra finire il 18 dicembre 2014, quando, dopo un paio di partite con la formazione Primavera, torna in campo con la prima squadra in Coppa Italia contro l’Avellino. Ma non sarà cosi, i guai per Simone non finiscono: nel febbraio 2014 un nuovo infortunio alla coscia sinistra lo costringe a stare fuori dal campo, tornando in campo solo il 19 aprile contro il Bologna. Vince un altro scudetto, il 4 maggio 2014 ed il giorno successivo torna in campo nella partita Juventus-Atalanta della 36ª giornata. Chiude la stagione con tre presenze. In tanti si chiedono che fine abbia fatto Pepe, che nella passata estate torna ad infortunarsi (lesione al muscolo flessore della coscia sinistra, degenerata in calcificazione), ma Simone, lotta e torna in campo il 15 gennaio 2015 da titolare (per la prima volta dopo 3 anni) in Coppa Italia contro l’Hellas Verona.  Il 23 maggio torna al goal, su calcio di rigore, contro il Napoli in casa, chiudendo il risultato sul 3-1 a favore dei bianconeri. Vince il suo 4° scudetto con la maglia bianconera e medita l’addio. Cosi sarà infatti, scade il contratto con i bianconeri e decide di salutare. In tutto con la maglia della Juventus, in cinque stagione, ha collezionato 95 presenze e 13 gol.

Di Simone, i tifosi bianconeri, ricordano la grande simpatia, il sacrificio, ma anche il funambolo che faceva impazzire gli avversari sull’out di destra. Grande personaggio dentro e fuori dal campo è stato considerato da Conte prima e Allegri dopo, un grande trascinatore e uomo spogliatoio senza eguali. Soprannominato “Er Chiacchiera” per la sua interminabile voglia di parlare, scherzare e rumoreggiare, è sempre presente agli allenamenti e nella vita di squadra e di gruppo. Buffon e compagni lo hanno definito fondamentale per la conquista degli scudetti bianconeri per la sua dedizione alla causa, l’attaccamento alla maglia e a tutto il gruppo Juve. Un esempio di ciò che è la juventinità vera, quella che strega il cuore dei tifosi e rende immortale ogni campione, cosi come sarà per Simone Pepe, lo Speedy numero 7 della Vecchia Signora. Anche noi di juvelive.it, ci leghiamo al sentimento di tutti i tifosi e gli sportivi: Ciao Simone, buona fortuna e grazie…..

Giovanni Remigare