Caso Keita, Calenda difende il suo assistito: “Chiediamo rispetto”

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Keita
Keita © Getty Images

È ufficialmente scoppiato il caso Keita. L’attaccante senegalese, dopo aver disertato l’allenamento di ieri pomeriggio e non essersi presentato alla cena con tutta la squadra, è sempre più separato in casa biancoceleste. Al momento la Lazio, attraverso il proprio legale, ha fatto sapere di voler andare fino in fondo alla situazione ed è pronta a procedere per vie legali. Nel frattempo la Juventus, in attesa di capire il futuro del talento classe 1995, resta alla finestra e prepara l’offensiva per il calciatore. C’è ancora distanza tra domanda e offerta con il presidente Lotito che non sembra intenzionato a voler cedere di un centimetro nella trattativa con il club bianconero e con il giocatore. Il calciomercato Juventus attende dunque ulteriori sviluppi.

Juventus, il procuratore di Keita fa chiarezza

Intervistato a ‘La Gazzetta dello Sport’, Roberto Calenda, agente del calciatore, ha preso le difese del proprio assistito, chiarendo la vicenda: “Dopo la stagione con Pioli, aveva chiesto di essere ceduto. La Società gli ha promesso un posto in squadra con Inzaghi e un contratto da top player”. Ma poi cos’è successo?: “Ma nulla di ciò si è verificato: nessun nuovo contratto gli è stato proposto né nel 2015-16, né nel 2016-17; e con Inzaghi è stato impiegato con un po’ di continuità solo nel finale di stagione”: Keita ha continuato a fare il professionista segnando gol importanti nello scorso campionato: “Ciononostante, lo ha ripagato con 16 reti. Mentre sulla stampa il presidente Lotito, quando parla della sua cessione, valuta Keita come un top player, il compenso proposto per il rinnovo contrattuale è quello di un giocatore come tanti. C’è qualcosa che non quadra. Dopodiché, Keita aveva detto al presidente e a Inzaghi che a prescindere dalla vicenda contrattuale avrebbe dato il 100% per la Lazio fino alla scadenza, come è giusto che sia. Per tutta risposta, non è stato neppure convocato per la prima partita importante della stagione, la finale di Supercoppa. Non è stato lasciato in panchina per scelta tattica dell’allenatore in quella partita, come può accadere: non è stato proprio convocato, il che è un segnale molto brutto per un giocatore che ha fatto quel che ha fatto per la Lazio e che, nonostante tutto, si era fatto trovare perfettamente pronto per quella partita. Il ragazzo ci è rimasto molto male e ora la società ne paga le conseguenze”. Ora cosa succederà? “La Lazio preferisce cedere Keita? Lo faccia, rispettando però il giocatore, che fino a giugno è sotto contratto. Nonostante le dichiarazioni provenienti dall’ambiente Lazio, a oggi la società non ci ha convocato né ci ha contattato per notificarci le fantomatiche offerte che – si legge sui giornali – Keita avrebbe rifiutato. Noi non abbiamo ricevuto da parte della Lazio proposte di cessione: l’unico interessamento del quale siamo a conoscenza è quello del Milan. Lotito ci ha comunicato di avere un accordo in piedi con questa società. Ad oggi ci risulta l’interessamento della Juventus (che ha pubblicamente dichiarato di avere fatto un’offerta alla Lazio): la Lazio però non ci ha comunicato nulla e non ci ha convocati per parlarne. Le cose dette sulla stampa, però, sono altre. Mi domando quale sia la verità”.