Italia, Di Biagio: “Buffon un monumento. È qui per giocare ed unire il gruppo”

Luigi Di Biagio, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano.

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Buffon Donnarumma © Getty Images

ITALIA DI BIAGIO BUFFON / Riparte dalla sfida con l’Argentina la nuova Italia di Luigi Di Biagio. Il match in programma il prossimo 23 marzo all’Etihad Stadium di Manchester aprirà il nuovo ciclo azzurro post delusione Mondiale. Nella giornata odierna gli azzurri hanno raggiunto il ritiro di Coverciano per preparare la doppia sfida contro l’Albiceleste e l’Inghilterra. Assente Chiellini, che ha lasciato il ritiro per infortunio, mentre è regolarmente a disposizione il capitano Buffon. Intervenuto in conferenza stampa, il ct Luigi Di Biagio ha parlato del nuovo corso azzurro: “Mi sto giocando qualcosa, è vero, ma non è la priorità al momento. Sono altri i problemi al momento. Non siamo al livello delle più forti al mondo, ma neanche tra le peggiori. Si può ricreare una grande squadra“.

Italia, Di Biagio sottolinea l’importanza della presenza Buffon

L’allenatore azzurro potrà contare sul carisma e sull’esperienza di Gianluigi Buffon: “È qui anche per aggregare il gruppo. È qui per giocare, per dare qualcosa in più all’Italia, in campo e fuori. Non so se giocherà una o due gare, dovrò valutare in questi giorni. Credo alla fine giocherà, anche se abbiamo altri due giovani pronti a rubargli il posto quando invecchierà un po’. Donnarumma è un grandissimo, e per un errore è diventato scarso. Perin l’ho già avuto in Under 20 – ha affermato Di Biagio, che conclude esaltando il capitano della JuventusQui però abbiamo un monumento come Buffon“. Un commento, infine, sull’assenza di Balotelli: “Ho già spiegato in maniera chiara che non contano soltanto i gol, ma anche le prestazioni. Ho guardato le sue gare, valutato e deciso al meglio per la mia squadra. Non ci sarà mai una chiusura per lui. Le mie valutazioni sono a 360°, guardando alle prestazioni. Non c’entrano i comportamenti. Mario non ha fatto nulla, e le porte non sono chiuse“.