Juventus più giovane, l’ordine era di svecchiare la rosa

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Gli innesti di calciatori giovani hanno dato alla Juventus una fisionomia totalmente differente. E’ una squadra più verde e Pirlo non teme di lanciarli.

Gianluca Frabotta, Juventus (Getty Images)

La Gazzetta dello Sport ha focalizzato un suo approfondimento su un aspetto che non è passato inosservato, anzi. La Juventus ha operato lungo un’unica direzione, dettato dal presidente Andrea Agnelli nel post-gara col Lione. Disse: «Un elemento di riflessione può essere l’età media troppo alta della rosa». Da quelle parole, l’operatività di Paratici è stata indirizzata verso il futuro e il colore verde. E anche portare Pirlo in panchina al posto di Sarri viaggia in questa direzione. Una Juventus giovane, diversa, con verve rinnovata dalle ambizioni di chi ha fame di successo è la soluzione scelta dalla società.

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Juventus più giovane e frizzante

Juventus
Andrea Pirlo, allenatore della Juventus (Getty Images)

La dirigenza della Juventus ha aperto la rivoluzione nel mercato di gennaio con l’acquisto del ventenne Dejan Kulusevski e lo ha chiuso ieri con l’arrivo di Federico Chiesa, 22. L’idea, condivisa in ogni settore del club, è di avvicinare l’età media ai venti più che ai trenta. Ecco perché le partenze di Higuain, Matuidi, Pjanic, Douglas Costa hanno una duplice valenza oltre a quella finanziaria. Resta Khedira, che non ha raggiunto alcun accordo con il club e resta a disposizione. L’età media della rosa è passata dai 29 anni abbondanti della passata stagione ai 27 attuali. Un dato più in linea con i top club europei, dove l’età media oscilla tra i 24 e i 26: per il Bayern campione d’Europa, per esempio, era 25. Altri nomi utili a ringiovanire l’organico? Arthur (24 anni), McKennie (22) e Frabotta (21). Pirlo non ha paura di lanciare nessuno.