L’ex Napoli era stato mandato via da Elkann al termine della scorsa stagione
Il ritorno di Cristiano Giuntoli può diventare presto realtà. Un ritorno soltanto pochi mesi dopo essere stato mandato via da John Elkann, con una buonuscita di 850mila euro lordi. Stando alla relazione finanziaria allegata all’ultimo bilancio della Juve, chiusosi con un rosso di 58,1 milioni, è prevista “la possibile corresponsione di un importo pari a Euro 500.000 al verificarsi di specifiche condizioni relative al proprio reimpiego”. 

Ecco, appunto: il reimpiego di Giuntoli, che evidentemente ha fretta e soprattutto voglia di tornare in pista. L’occasione migliore del momento? La Fiorentina, nel pieno di un momento a dir poco terribile: la squadra è penultima in classifica, con Pioli e la società al lavoro per separarsi: serve sostanzialmente un accordo per la risoluzione del contratto in scadenza a giugno 2028.
Prima della gara casalinga col Lecce, persa per 1-0, si è dimesso quello che era ormai lo storico Ds dei viola, Daniele Pradè. Dimissioni che sono un vero e proprio terremoto per il club di Commisso, contestatissimo dai suoi stessi tifosi per una stagione iniziata come nessuno si poteva neanche lontanamente immaginare e che rischia, se non si interviene nel modo giusto, di concludersi in maniera drammatica, sportivamente parlando: ossia con la retrocessione in Serie B.
Giuntoli, Fiorentina e poi telefonata alla Juve: obiettivo Adzic
Occorre, quindi, l’intervento immediato di un esperto: Giuntoli se la gioca con Petrachi, libero dopo il disastro Salernitana. Qualora vincesse lui la sfida, ecco che già a gennaio potrebbe andare a bussare a casa dell’ex (e amata) Juventus. Il dirigente nato proprio a Firenze potrebbe, nello specifico, chiedere il talento montenegrino Adzic da lui portato a Torino nell’estate 2024. 

Il 19enne è partito forte con il gol decisivo segnato all’Inter, un gol illusorio perché non ha granché cambiato il suo status all’interno della rosa ora nelle mani di Spalletti. Tra Fiorentina e Juve ci sono eccellenti affari nonostante la rivalità sul campo, una rivalità sentita in veritù più a Firenze che a Torino, per cui l’operazione Adzic potrebbe andare in porto anche in prestito con diritto/obbligo di riscatto. Del resto la Juventus non sembra credere così tanto nel classe 2006 di Niksic.
					




