Juventus, Vieri: “In bianconero ero un animale, squadra incredibile”

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In una live Instagram insieme ad Adani, Bobo Vieri ricorda i periodi passati in bianconero sottolineando la grandiosità di quella squadra

vieri juventus inter
Vieri

Bobo Vieri in un’intervista in live Instagram, insieme ad Adani ricorda il periodo passato alla Juventus vestendo per l’appunto la maglia bianconera da vero protagonista, ecco le parole di Bobo: “Sono arrivato alla Juventus dall’Atalanta, ero un animale, e mi cambiò letteralmente la vita. Abbiamo vinto  lo Scudetto, la Coppa Intercontinentale e la Supercoppa Europea ma, purtroppo, abbiamo perso la Champions in finale, che ho giocato però da titolare contro il Borussia Dortmund”. Le parole di Vieri sono di nostalgia e di affetto verso la squadra che, proprio per l’ex attaccante, lo rese quello che è poi diventato un vero bomber d’area.

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Juventus, Vieri: “In bianconero ero un animale, squadra incredibile”

Christian Vieri (getty images)

Bobo ha poi continuato con i ricordi, focalizzandosi su una partita in particolare, quella della semifinale di Champions League contro l’Ajax, ecco le parole dell’ex bomber: “Siamo andati lì e li abbiamo spappolati. Prima andavi ad Amsterdam e prendevi delle fiamme. Lì è stato bravo Lippi, ti dava una mentalità giusta… Siamo andati là, loro giocavano con tre dietro. Lippi ci dice: ‘Loro tre la palla non la giocano mai, perché Zidane, Amoruso e Vieri stanno su di loro. Così devono calciare, la danno a noi e la teniamo sempre noi’. È successo così. Potevamo fare 25 gol laggiù, segnammo subito io e Amoruso“. Vieri ha poi voluto ricordare esaltando il suo ex allenatore Marcello Lippi, ecco cosa ha detto: “Che mentalità che dava, ed erano 25 anni fa. Quello che poi ha fatto Guardiola nel presente. Noi perdevamo palla e andavamo subito a recuperarla. È vero che avevamo anche dei giocatori della madonna. Deschamps, Conte, Di Livio, Torricelli, Ferrara, Montero, Pessotto… Torricelli faceva su e gìù 7-800 volte a partita, Di Livio non sbagliava niente. Eravamo forti. Io, Amoruso, Iuliano e Montero eravamo i 4 nuovi arrivati. E poi c’erano Boksic, Del Piero, Padovano, Zidane, Jugovic, Dimas, Porrini. Una squadra della Madonna, che d’altronde ha giocato tre finali di Champions League di fila. Una squadra davvero eccezionale”.

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