Juventus Lione, la frase shock del presidente Aulas

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La data di Juventus Lione ancora non è stata ufficializzata. Il presidente dei francesi Aulas ci è però andato giù pesante.

Aulas

La Ligue 1 è stato tra i primi campionati a prendere una decisione, scegliendo per la chiusura anticipata. Ad aver storto il naso per questo sono stati tanti club, tra cui il Lione. I transalpini hanno al momento due possibilità per partecipare alle competizioni europee del prossimo anno. La prima è vincere la Coppa di Lega, in finale contro il PSG, match che si disputerà probabilmente agli inizi di agosto. La seconda è vincere la Champions. Ed ecco che torna d’attualità la sfida di ritorno con la Juventus, che dovrebbe svolgersi l’8 di agosto.

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Juventus Lione, parole dure di Aulas

La storia però, come raccontato da ‘Il Corriere dello Sport’, potrebbe andare diversamente. Il presidente Jean-Michel Aulas oggi infatti presenterà ricorso al Consiglio di Stato, dopo che il Tribunale amministrativo di Parigi s’è dichiarato incompetente sull’appello presentato dal suo club insieme a quelli di Amiens e Tolosa, le due squadre retrocesse in seconda divisione. L’obiettivo è quello di far ripartire la Ligue 1, ma la speranza è ridotta al lumicino. Ed è per questo che il Lione di Rudi Garcia arriverà ad agosto con pochissima benzina nelle gambe, così come accadrà per il Paris Saint-Germain, che invece è già qualificato ai quarti di Champions.

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Finale di coppa a parte, si è persino parlato di un possibile torneo a quatto tra le squadre che per prime torneranno in campo: il PSG, il Saint-Etienne, che ha la finale di Coppa di Francia coi parigini, dunque il Lilla, che dovrà passare per i preliminari di Champions e appunto il Lione. Questo si potrebbe disputare in Qatar a metà luglio, in modo da raggirare i “blocchi” francesi agli sport di squadra e tentare di arrivare alla gara di Torino in condizioni quantomeno accettabili. Aulas però non sembra essere d’accordo e l’ha fatto capire fin troppo bene ai microfoni de ‘L’Equipe’: “Ci presenteremo con entrambi i piedi legati e la testa mozzata per affrontare la Juve.  Loro avranno ripreso a giocare da fine giugno“. Una frase dura quella del numero uno dell’OL, che ritiene che la decisione di metter fine al campionato sia stata presa troppo in fretta: “I protocolli sanitari sono strumenti ormai standardizzati. L’Uefa è arrivata perfino al punto di preparare un protocollo, ma in Francia non è stato nemmeno guardato. È uno scandalo. Siamo stati davvero stupidi“. Insomma, una battaglia vera e propria la sua.