Champions League, l’avversario: il Bayern Monaco

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Gianluca Gaudino (getty images)
Gianluca Gaudino (getty images)

CHAMPIONS LEAGUE BAYERN MONACO – La Juventus di Allegri, che sta disputando una Champions da protagonista, ha pescato dall’urna di Nyon un avversario che fa davvero paura: il Bayern Monaco. Il glorioso club tedesco è allenato da quasi due stagioni dal fenomenale  ex tecnico del Barcellona, Pep Guardiola, che sta impressionando oltre che per il suo sviluppo di gioco per i continui cambi di modulo è giocatori, senza far perdere identità ed efficacia alla propria squadra. In Bundesliga il Bayern, ad un turno dalla sosta invernale ha già sbaragliato tutta la concorrenza, conducendo fin dalla prima giornata in testa alla classifica con 43 punti, 45 gol fatti e solo 8 reti subite, distaccando il Borussia Dortmund di 5 punti. La rosa dei tedeschi è una delle migliori al mondo, con giocatori di grande personalità ed esperienza, ma anche giovani di prospettiva assoluta.

In porta Guardiola potrà contare sulla “saracinesca” Neuer, abile non solo tra i pali e nelle uscite, ma anche nell’accorciare la squadra in caso di ripartenza degli avversari, da fungere quasi come primo difensore. La coppia dei centrali difensivi Boateng e Benatia è ben assortita e affiatata e di una certa prestanza fisica, con il primo più portato alla costruzione e il secondo fenomenale nello stacco aereo, tanto da rendersi un baluardo nella propria area ed estremamente pericoloso in quella avversaria. Alternativa di lusso è il gigante Badstuber che non eccelle in rapidità, ma dotato di gran senso della posizione e forte personalità. Alle loro spalle sta crescendo il giovane Kirchoff ma all’occorrenza può giocare da centrale difensivo anche il centrocampista Javi Martinez. Il Bayern dici esterni ha detto giocatori come Rafinha, Benat, Lahm e Alaba che oltre a saper difendere sanno rendersi pericolosi in zona offensiva, gli ultimi due possono essere considerati dei veri fuoriclasse del ruolo per tecnica, velocità, senso della posizione e pericolosolità in attacco. Il centrocampo è costituito da un elemento come Xabi Alonso, dotato di gran visione e tempi di gioco, in grado di servire i compagni con assist millimetrici sia sulle brevi, medie che lunghe distanze e in possesso di un gran tiro da fuori. L’ex bianconero Vidal invece garantisce una buona tecnica abbinata alla “Garra” tipica dei sudamericani. È abile nero contrasti, nell’anticipo e a inserirsi nell’area avversaria per andare a fare gol sia di testa che di piede. Javi Martinez costituisce una valida alternativa in mezzo al campo per la sua tecnica e stazza fisica, da far sentire il suo peso anche nell’area di rigore avversaria e, rendendosi pericoloso con i suoi colpi di testa. Il tecnico spagnolo sta lanciando anche il classe ’95 Kimmich, uno dei prospetti più interessanti del calcio tedesco, nato come difensore e trasformatosi in un mediano difensivo, dotato di tecnica, velocità, aggressività e grande senso tattico. Oltre che aver mostrato una grossa maturità per un giovane della sua età tanto da essere impiegato in cinque partite di Champions. Thiago Alcantara prodotto della cantera del Barca è dotato di ottima tecnica, visione di gioco e un tiro portentoso, reduce da continui infortuni è tornato ad essere una pedina preziosa nello scacchiere di Guardiola. Il reparto offensivo è quello che incute veramente timore, a partire dal Bomber Lewandowski che in questa stagione sta viaggiando a medie gol conosciute solo a Messi e Cristiani Ronaldo, con un bottino di 15 reti in campionato e 7 in Champions. Abile nel far salire la squadra, grazie alla sua prestanza fisica, e dotato di un instinct killer sotto porta fuori dal comune. Robben è un altro spauracchio per tutte le difese, devastante nell’1 contro 1 e possesso di un sinistro mortifero che difficilmente lascia scampo al portiere di turno. Non meno pericoloso è il Campionato del Mondo Thomas Mueller con al suo attivo in stagione un bottino di 13 gol in Bundesliga e 5 in Champions. Punta atipica, ottima tecnica, velocità, tempi di inserimento, forte sia di testa che di piede, un giocatore che ti può cambiare la partita in qualsiasi momento.

Guardiola dovrà forse fare a meno di Ribery, che potrebbe rientrare dall’infortunio in prossimità del doppio confronto con la Juventus edifficilmente potrà essere al top. Ma le alternative non mancano, a partire dal brasiliano Douglas Costa, in grado di fare bene le due fasi, quello offensiva e quella difensiva, resistente nei contrasti, rapido nello stretto, veloce in progressione e in grado di squassare le difese avversarie, uno dei punti di forza anche della nazionale verdeoro. Attenzione al baby ex bianconero Coman, sacrificato da Allegri sull’altare delle plusvalenze, e impiegato da Guardiola assiduamente e si è già reso protagonista con gol e assist pesanti sia in Bundesliga che in Champions. Tanto da oscurare il talentuoso Gotze cercato insistentemente dalla Juve nell’ultima sessione di mercato, che dopo aver realizzato il gol decisivo per la Germania campione del mondo sembra essersi un po insoluto. Ma la tecnica e la velocità d’esecuzione non fanno difetto a questo giocatore, che in ogni momento è in grado di trovare la zampata vincente. Quest’armata è in mano a un condottiero che ha già segnato un’era nel calcio avendo inventato il mitico Tiki Taka fatto di passaggi rapidi e precisi per indurre l’avversario ad andare in pressing facendo che si creino gli spazi per poter far inserire a turno tutti i giocatori della squadra. Può giocare indifferentemente con qualsiasi tipo di modulo, i più utilizzati sono il 4-2-3-1, 4-3-3, 4-4-2, 4-1-4-1 ma in alcune gare ultimamente ha sperimentato con successo un 3-5-2 al contrario, ovvero un 5-3-2, con ben 5 attaccanti e 2 difensori. Un tecnico preparato che sa far fronte a qualsiasi situazione o inconveniente e che negli ottavi contro la Juve potrebbe avere tutta la rosa al completo, eccezion fatta per Ribery, a meno di infortuni in quel periodo. Quindi per la squadra di Allegri ci vorrà un vero e proprio miracoli per eliminare una corazzata come il Bayern e sognare la strada verso Milano.

Diego Pedullà