Grazie Alvaro, ma forse hai esagerato

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Morata – Getty Images

Il Real Madrid, dopo aver trionfato per 3-1 al Bernabeu, è uscito vincitore anche dallo Stadio San Paolo contro il Napoli con il medesimo risultato. A far battere il cuore della Juventus e di tutti gli juventini è stato, però, Alvaro Morata; attaccante indelebile dalla memoria dei bianconeri e lui stesso ancora legatissimo alla maglia della Vecchia Signora. Correva il 91esimo minuto della sfida tra blancos e azzurri quando l’airone spagnolo, entrato dalla panchina, suggellava la vittoria Galacticos e si portava il dito alla bocca per zittire la casa del Napoli. Un gesto istintivo, dettato dal momento e forse dai cori contro la sua Juventus nel pre partita dell’incontro. Morata, da vecchio cuore bianconero, avevo promesso ai suoi ex tifosi di eliminare, magari con una rete, gli azzurri: “Io voglio sempre vincere, ma sarei ancora più felice di battere il Napoli per il mio passato juventino”. Queste le sue parole pochi giorni prima della partita di andata.

Caro Alvaro, la tua promessa l’hai mantenuta ma forse hai esagerato. Le tue parole le avevi timbrate a fuoco battendo Reina e insaccando il pallone alle sue spalle, il dopo però è probabilmente uno sbaglio. Non si zittisce una tifoseria, tantomeno con quella sfacciataggine e superbia che neanche ti appartiene. Agendo così si scade nella mancanza di rispetto verso gli avversari, si mette in cattiva luce un gesto che voleva essere patriottico e che in un attimo ti pone dalla parte del torto; riportando in auge anche i soliti luoghi comuni sulla Juventus e la sua gente. Il popolo bianconero ti avrebbe ringraziato e innalzato come un eroe garibaldino per un’impresa fatta proprio nella terra per eccellenza del condottiero, se ti fossi fermato al goal. Sei andato, però, oltre e un dito basta per cancellare tutto.

a cura di Emanuele Catone (Twitter: @CatoneEmanuele)